Ultimamente mi ritrovo a pensare un pò troppo. Passo dai discorsi filosofici alle argomentazioni politiche più populiste, da considerazioni deprimenti a riflessioni euforiche.
Che non sia una tutta giusta è risaputo.
Sto leggendo come una pazza, vuoi perchè di internet nella #casadimezzo ancora nessuna traccia, vuoi perchè ho tra le mani davvero dei bei pezzi di letteratura, vuoi perchè incredibilmente ho tempo da perdere, sta di fatto che penso troppo.
Ho tra le mani l'ultimo romanzo di Eric Emmanuel Schmitt, La giostra del piacere, un bel libro di più di seicento pagine che sto divorando alla grande. E' sicuramente definibile come romanzo erotico, al massimo erotico sentimentale, anche se non c'è amore senza sesso. Ed essendo il sesso una gran bella invenzione, se raccontato bene può essere davvero interessante, quasi quanto farlo. E' difficile trovare romanzi erotici non volgari, coinvolgenti, almeno per una come me, piena di pregiudizi e a volte bacchettona verso certi tipi di libri, le cinquanta sfumature ad esempio mi sono rifiutata di leggerlo (anche se in fondo in fondo avrei anche voluto) e i romanzi nelle sezioni rosa delle librerie li snobbo in partenza. Mi sono concessa Bukowski in passato, ma a volte per leggere il grande Charles ci vuole la giusta pellaccia e poi è un'altra cosa.
Comunque, l'erotismo del libro prevede anche e molto il tradimento. Anzi, è dura che sia slegato. Come se fedeltà e passione fossero due cose difficilmente compatibili. Allora, non sono certo nata ieri e so bene che con il tempo, con lo stare sempre insieme, con l'abitudine, la passione prende una forma diversa. Passa a volte, a volte semplicemente cambia.
Ricordo ancora le mie infinite discussioni, prima che diventassimo genitori, sul fatto che non mi sentivo desiderata, che non c'era più quel fuoco e che non era più come prima. Insomma, ci dobbiamo passare, per quel momento, l'evoluzione non la accettiamo mica così a cuore aperto sempre. Che poi a ripensarci non è che io dimostrassi quella passione sfegatata quando mi lamentavo, non è che mi facessi trovare nuda sul tavolo della cucina quando lui tornava dal lavoro o che mi lanciassi in numeri da pornodiva e lui diceva no grazie. E se non ero stata dall'estetista poi nuda lui non mi ci vedeva proprio.
Noi facevamo l'amore, semplicemente, proprio come ora, magari non dieci volte al giorno e ovunque come i primi tempi in cui si stava insieme, ed era questo che non riuscivo tanto ad accettare.
Poi arriva un figlio e quando trovi il tempo di fare all'amore ne sei talmente entusiasta che ti dai ai numeri da circo, oppure sei talmente stanca che anche la cosa più veloce e meno romantica di sempre ti è sembra una gran performance. Impari a godere delle piccole cose, si sa. Poi però tu non ti piaci più e sei la prima che si lascia andare di meno, perchè un pò di pancetta è rimasta, perchè le tette non sono più le tette di una volta e allora non sei più a tuo agio come prima. Insomma devi imparare a piacerti anche così prima di poter pensare di piacere a lui, che quando ti ha conosciuta avevi un culetto sodo come solo le ventenni.
Poi superi anche questo e continui a fare l'amore, semplicemente, per fortuna.
Comunque volevo parlare di tradimento. E la domanda è questa: ma voi ce l'avreste il tempo per l'amante? So che il tempo per tutto volendo si trova ma intanto: dove lo trovi un amante? Al lavoro? Ecco io questa opzione non ce l'ho. Siamo tutte donne e i due uomini che ci sono, beh, nemmeno se fossero gli ultimi rimasti sulla faccia della terra. Voglio dire ne vedo un sacco di uomini per lavoro ma come si passa dal ok le mando il preventivo entro domani al ti va un caffè e una trombatina? Cioè, anche se volessi non saprei da che parte cominciare. L'amante lo si trova rispulciando la rubrica? Non credo e poi nel mio caso sarebbe davvero un casino visto che raramente ho amici solo miei in questa che è la città di noi due. L'amante si trova su social? Anche no. Non saprei dove trovare il tempo per incontrarlo, figurati per cercarlo così.
Che poi mi chiedo, senza nessun giudizio ma pura curiosità, chi ha l'amante non fa proprio sesso con il marito? O ne fa poco, pochissimo? Oppure ne fa tantissimo con entrambi? Del tipo ma tu quante volte lo fai? Beh almeno cinque, sei a settimana. E sti cazzi. Comunque io sono per la qualità più che per la qualità. Sì, anch'io, infatti parlo di cinque, sei volte di qualità.
E' solo per sesso che ci si fa un amante? Oppure si cerca una compagnia lontana dai tetris familiari quotidiani? Dal chi va a prendere il nano, chi paga la bollletta, chi si ferma a fare la spesa ecc ecc... Un pò di svago e già che ci sei una trombatina? E poi ci si innamora? Io mi sono sempre innamorata di quelli con cui sono andata a letto. Mi sono spesso anche disinammorata presto ma all'inizio partivo sempre per la tangente. Cioè, sarebbe un gran casino.
Sull'ultimo D di Repubblica c'è un articolo scritto da una certa Juliet, giornalista freelance londinese, con due figli, un marito e un fidanzato. E lei è felice così. Sta bene con suo marito e dice che tutto è possibile proprio perchè ha anche un altro uomo. Le statistiche riportate nel suo articolo raccontano di una monogamia ormai passata di moda perchè nel 41% della coppie sposate (vorrei fonti un pò più precise ma va beh) almeno uno dei due partner ammette di essere stato infedele. Pensa tutti quelli che non hanno il coraggio di confessarlo. E Juliet sostiene che "la monogamia sembra essere diventata una prospettiva sempre più irrealizzabile se non poco attraente." Lei vive bene con il marito, uno dei loro figli ha la sindrome di Aspenger e quando dice che sono un'ottima squadra le credo, ci sono cose e situazioni che lo richiedono o si impazzisce. (tiene anche un blog sull'argomento).
E poi c'è Sam. Con cui lei ha una relazione non solo sessuale ma anche sentimentale alla luce del sole. Cioè l'amante frequenta la sua casa e lei ne parla con il marito apertamente.
"Sotto molti aspetti, il fatto di aver aperto la nostra coppia l'ha salvata, costringendoci a riconoscere ciò che di buono c'è nella nostra relazione, e al tempo stesso permettendoci di prendere una boccata d'aria ogni tanto."
Allora, forse lei è un pò un caso estremo, e lungi da me criticare, del resto io ammiro chiunque sappia trovare un proprio equilibrio, personale e familiare, ma la monogamia è davvero così fuori moda?
Ve l'ho detto che penso troppo e scrivo troppo poco, mi fa male vero?!
mi farebbe bene anche un viaggetto vero?!