Non sono sicura di fare la cosa giusta. Ma non si posso avere certezze assolute. In questo momento voglio raccontarti i miei perché, ovvio sono solo miei, passami questo mio egocentrismo.Voglio chiarirti del perché sei figlio unico e, molto probabilmente, lo rimarrai per sempre. Nota piccolo uomo che, ad oggi, uso il condizionale. Odio chiudere le porte alla possibilità di poter cambiare idea. Mi sentirei sciocca. Ma in questo momento la realtà è questa. Sei mio, sei nostro, sei arrivato dal centro del cuore di mamma e papà desiderato con le viscere stesse del nostro amore. Tu eri già con noi dovevi solo arrivare. Mi sembra impossibile poter agognare con la stessa avidità di amore qualcuno diverso da te. Sbaglio lo so. Ma non penso di poter essere in grado di poter amare ancora così tanto. Perché sono stanca, perché il mio tempo libero lo dedico totalmente a te. Lo voglio fare, ne sono contenta ma a volte sono bloccata nella trappola di questo amore tanto che mi sento soffocare. Non sarei capace di privarmi di quei pochi momenti miei. Sono pochi veramente, ma vitali. Senza sarei morta. Perché non voglio lasciare il mio lavoro, perché mi fa sentire donna vera e capace. Perché senza quello sarei persa nelle giornate senza una mia crescita. Perché anche io devo crescere. Lo stiamo facendo insieme in una simbiosi quasi perfetta. Io non voglio che si interrompa questa fusione. Ho riconquistato, a poco a poco, la mia serenità di donna che dorme la notte che è serena di giorno e felice la sera, se pur stanca. Perché non vedo l'ora che i viaggi che abbiamo sempre amato io e il papà diventino strade da percorrere finalmente in tre. Che il cammino diventi esplorazione. Non sarei capace di ritardare, per altri anni, questa meta. Perché ho riconquistato totalmente la mia intimità di femmina con il papà.
Perché tu sei la mia vita, ma la mia vita è iniziata con il papà.
Mi prendo questa grossa responsabilità, ho l'arroganza di poter decidere per te e per il resto dei tuoi giorni.
Chissà se potrai mai perdonarmi amore mio.
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