I miei tatuaggi

Da Francesca_82
Così, facile no!
All'improvviso me ne ritrovo due.
Ho sempre avuto due manie in contrasto: l'amore per i tatuaggi e la fobia degli aghi.
Si dice pure che per combattere le proprie fobie bisogna affrontarle di petto e ho quindi colto la bellissima opportunità di avere nel gruppo dove suono la mia tatuatrice  -che-è-una-meraviglia-di-artista per lanciarmi. Non mi hanno mai ispirato infatti i freddi studi di tatuaggi e piercing così, dove entri, prendi un po' di ispirazione, cerchi di trasmettere al tatuatore la tua idea e inquietudine interiore,  che vuoi per sempre sulla pelle, torni dopo qualche giorno, paghi e vai via, mi sono fatta un piercing al labbro e per quello non c'è problema, ma il tatuaggio è qualcosa di estremamente personale e intimo e volevo quindi qualcuno di fiducia : per questo ho ritardato tanto, oltre alla fobia in sé.
è comunque vero che chi si tatua non va come se fosse andare dal dentista, un minimo di relazione si crea, ma appunto non magari 1 anno intero di avventure come con la mia tattoo artist.
Quando ho trovato la mia Eva invece ho capito subito che lei, dopo le tante avventure passate insieme, avrebbe avuto la telepatica capacità di interpretare i miei desideri.
Non sono una che medita troppo sul disegno, ma sì sul significato. Lei ha saputo interpretare perfettamente quello che avevo in mente, e con pochi commenti via whatapp e due disegni trovati su pinterest come guida, ha creato due disegni che -modestamente- sono piaciuti addirittura a mia madre.
Per mia madre vedermi tatuata era infatti il suo peggior incubo, per dirvi quindi, la finezza di quest'artista!
Adesso tatuarsi va di moda, come scrisse un amico mio su facebook qualche mese fa: per trovare delle ragazze non tatuate oggi dovrei uscire con vostra nonna  : okey, tutti lo dicono:  ogni tatuaggio per me ha in valore simbolico! un! significato! anche se il mondo è pieno di schiene tatuate con il mandala, anche chi magari ha visto yoga solo in tv!
Con gran dispiacere ho scartato proprio il mandala e altri simboli buddisti proprio per evitare di cadere nel tipico topico della corrente new age, come quando durante un periodo avevo ben 7 amici in viaggio per l'India, 7 persone che non si conoscevano tra loro, tra le più diverse, ma che alla fine erano cadute nel mainstream 7 anni in Tibet. Di queste sette, tipo solo una so per certo che aveva intrapreso un viaggio meditativo serio che l'aveva portata all'Ashram di Osho.
Magari più avanti ci penserò, adesso avevo altre urgenze da stampare sulla mia pelle!
Quindi torniamo ai tatuaggi:
il primo mi è apparso in sogno come una illuminazione, ho visto una frase e ho pensato: è lei. La mia indecisione sull'associare o meno un disegno o tatuare solo la frase è durata meno di un minuto.
Una frase breve, allegra, che la mia tatuatrice ha adorato e ha ammesso poi che si è impegnata tantissimo proprio perché è un tatuaggio che lei si farebbe. Allora, lei comunque è una persona con una grande sensibilità che se non sente un tatuaggio come suo anche per il significato che ha, non lo fa. Questo mio primo tatuaggio a parte emozionarla per il fatto che fosse il mio primo, è una frase anarchica, femminista, animalista, buddista anche...se volete, dalle mille sfumature e significati in cui chiunque può identificarsi. Fatto sta che è una frase bellissima a cui lei ha poi voluto associare un disegno. Come nelle migliori favole quindi il disegno mi ha catturato l'anima appena visto e questo quindi è il risultato.

Vivir con fuerza locura y libertad
vivere con forza, pazzia e libertà


La piuma magnifica, come un'ala di libertà, che si trasforma in uccellini, leggeri e forti e l'arco che disegna nell'insieme, è stato definito tra tanti miei amici, il tatuaggio più bello del 2015!
Mi piace poi averlo sulla schiena così non lo vedo spesso, ha il suo perché! Eppure è una frase che so di avere sempre con me a cui penso proprio nei momenti di sconforto! Mi piace l'idea che in fila alla cassa del supermercato, qualcuno la possa leggere e poi sentirsi meglio! Prenderla come ispirazione!
L'ho fatto a maggio, proprio al limite dell'estate perché un tatuaggio deve rimanere poi coperto per due settimane, quando qua a maggio si va in spiaggia! Ho passato effettivamente due settimane praticamente soffocata anche solo indossando le magliette a maniche corte, ho rinunciato a un tuffo nel fiume, sono rimasta a guardare mio figlio giocare in acqua in spiaggia, ma non era stato veramente possibile farlo prima e l'estate pensavo mi lasciasse 10 giorni in più prima di esplodere sul serio! Sì, sapevo che avrebbe fatto caldo, ma il 20 maggio c'erano già 42 gradi e il mio tatuaggio aveva appena 4 giorni!
Inutile dire che quando finalmente si era cicatrizzato e pronto per essere sfoggiato grazie alle canottiere dallo scollo americano ha cominciato a piovere.
Dolore? Porcalamiseriaccia SÌ!!! Ancora sento il dolore di ogni uccellino sulla scapola e sulla spalla, ma proprio ago a ago, punto per punto. Se devo essere onesta dovrei ripassarne uno, ma davvero non ho le palle di stendermi di nuovo sul lettino! La zona alta della schiena così povera di ciccia e molto ossuta come la mia è infatti una zona molto dolorosa! Ma la soddisfazione, ecco, adesso posso unirmi alla schiera dei tatuati, supera ogni dolore!!
Ed è qua che ci agganciamo alla storia del secondo tatuaggio.
Come vi spiegavo nell'altro post, sto riscoprendo la mia africatudine. Così, a 30 anni suonati oltre ai capelli, avevo bisogno di un segno distintivo in più.
L'ho voluto sul braccio sinistro interno tra il polso e il gomito, per vederlo ogni giorno per i prossimi giorni della mia vita e non solo definisce il mio essere afro, ma anche proprio la Costa d'Avorio! E non solo la Costa d'Avorio, ma anche la fortuna e il simbolo del Sole.
L'ho veramente dedicato a mio padre, ai miei nonni, alle mie radici.
L'elefante è infatti il simbolo della Costa d'Avorio. Anche questa volta Eva ha intepretato perfettamente quello che volevo: infatti la stragrande maggioranza degli elefanti che si trovano sono con simboli indù, mentre io lo volevo afro.
Vi presento quindi il mio elefante.....zebrato!

 Me encanta!
E ci mancherebbe altro!
Però è proprio bello!
Dolore? Sì e non pensavo che di nuovo avrebbe fatto così-male!
Rimane in sospeso l'idea di un simbolo buddista, ma per come sto studiando io yoga, è una questione così mentale e interiorizzata che probabilmente se non ho sentito il "bisogno" di farlo è perché è come il nome di mio figlio: non ho bisogno di tatuarmelo per ricordarmelo. Proprio all'opposto della frase con la piuma, che è un incoraggiamento, per me yoga è uno stato mentale che esercito attraverso l'esercizio. Tatuarmelo sarebbe un po' come appiattire tutti i significati che ha, quindi o mi tatuo intera oppure.... conservo tatuato nel cuore e nella mente l'Om Shanti così come il mio bambino quando non è vicino vicino a me.
Senza troppo impegno mi piacerebbe comunque tatuarmi qualcosa di piccolo o condividere un tatuaggio con mia sorella! Se lei volesse l'elefante per me sarebbe solo un onore!!
E voi, avete tatuaggi o pensate di farne?