Ed eccoci avviati verso la fine dell'anno. Manca davvero poco, quasi niente, e si sa che la fine di qualcosa (soprattutto di ciò che si ripete ciclicamente) porta con se la necessità di fare bilanci. I bilanci che si fanno qui, su Combinazione Casuale, come ogni anno, sono ovviamente cinematografici, perché di cinema (soprattutto) parlo e di cinema mi piace parlare, senza velleità alcuna, solo perché così mi va.
I bilanci cinematografici di fine anno, ovviamente, si tramutano in classifiche. Una cosa che fanno tutti i blogger, una cosa che va fatta per poter arrivare a delle conclusioni. Ovviamente senza aver avuto la possibilità di guardare tutto quel che è uscito in sala (qui da noi o all'estero), con la certezza di recuperare alcune cose importanti a inizio del nuovo anno, con la sicurezza (anche quest'anno) che il cinema non è morto ed è lungi dall'essere moribondo, anche se soffre di acciacchi e malanni continui.
Ovviamente (ma questo non servirebbe nemmeno dirlo) la mia classifica di fine anno sui film più riusciti è assolutamente e volutamente soggettiva. Ciò significa che chi legge troverà film che magari ha reputato disastrosi o pellicole ai primi posti che, in altre classifiche, non sono menzionate se non tra le ultimissime posizioni. Fotte un cazzo - e scusate il francesismo - perché se è vero che esistono parametri oggettivi che vanno sempre tenuti in considerazione, la soggettività e l'emotività fanno da padroni quando si giudica qualcosa. Questa non vuol essere una scusa, odio la frase "i gusti sono gusti", ma non nego che una vaccata (riconosciuta come tale) possa piacere per motivazioni personali che nulla centrano con la tecnica e il "cinema". Volutamente con la c minuscola.
Ma bando alle ciance, vi ho tediati anche troppo, partiamo con la classifica dei Migliori Film dell'Anno, una Top 5:
5) Oculus (di Mike Flanagan, 2014)
Potete dire qualunque cosa di questo film, per me rimane il miglior horror dell'anno. Il perché l'ho già spiegato nella recensione, quindi non mi dilungherò. Ripeto: Flanagan è uno dei registi "indi" da tenere più in considerazione è il suo secondo lavoro (il primo con un budget decente) lo conferma.
4) Interstellar (di Christopher Nolan, 2014)
Altro film bistrattato, accusato, fatto a pezzi senza pietà. E di motivi ce ne sono tanti. Però c'è quel qualcosa nell'ultimo lavoro di Nolan, quel lato umano che mi ha colpito e commosso. Per questo, pur non trattandosi nemmeno lontanamente di un capolavoro, Interstellar è uno dei MIEI film dell'anno. Leggete pure la recensione.
3) Grand Budapest Hotel (di Wes Anderson, 2014)
Il Potere di Anderson è quello di scaldare il cuore attraverso storie e, soprattutto, immagini. Con Grand Budapest Hotel racconta un pezzo di storia Americana travestito da favola europea. Nel modo in cui solo lui avrebbe potuto farlo. Qui la recensione.
2) Gone Girl (di David Fincher, 2014)
Su Gone Girl (l'Amore Bugiardo in Italia) mi soffermerò con una recensione a Gennaio. Lasciatemi dire qui che si tratta di un grande film, di un grandissimo regista. Un film che tecnicamente definirei monumentale e che riscrive il modo di fare thriller. Dopo Seven e Zodiac che, a modo loro, sono stati "rivoluzionari".
1) The Wolf of Wall Street (di Martin Scorsese, 2014)
Questo per me rimane il miglior film dell'anno e credo che, anche avendo visto film che non sono riuscito a vedere e di cui parlano più che bene, sarebbe rimasto tale. Il grandissimo ritorno di Scorsese con un Di Caprio a cui hanno scippato l'Oscar (nemmeno immeritatamente, bisogna ammetterlo). Qui la recensione, anche se di parole non ne servono: film gigantesco.