Patrizio Zurru, uomo dai mille talenti, ha dovuto chiudere i battenti di una delle più famose librerie d'Italia: Piazza Repubblica Libri, ribattezzata poi Officina dei libri. Ma non solo Cagliari ha perso un bene prezioso, tutta la Nazione ha ceduto il passo alla mera realtà che fa strombazzare ai quattro venti la fusione fra Mondadori e RCS (fattore che non renderà né migliore né peggiore l'universo editoriale nostrano) e lascia passare quasi in sordina un avvenimento dal sapore pressoché tragico.
Vogliamo lasciare a lui l'onore di raccontarsi e di narrare il suo percorso.
2. La luce buona delle stelle le ha portato fortuna. è stata una tra le iniziative culturali più seguita dal mondo letterario. Lettori, Editori, scrittori hanno partecipato anche nel Web come non era mai successo prima. Ci dica, qual è la formula magica di Patrizio Zurru?
3. Quali sono secondo lei, i pregi e i difetti dell'Editoria digitale?
4. Adesso si occupa di reclutare talenti scriventi. Da libraio a agente letterario, quanto le manca il contatto con la gente che le stringeva la mano per aver consigliato una buona lettura e per aver portato avanti un sogno?
6. Le polemiche imperversano sui titoli dei più importanti blog letterari. È un dato di fatto, alcune librerie sono diventate ostaggio di titoli pilotati dall'Editoria Big. Cosa si sente di dire ai librai?
7. Come vedrebbe una location dedicata esclusivamente agli esordienti e alla piccola, media Editoria?
8. Quali sono i suoi progetti futuri?
Ringraziamo Patrizio Zurru per essere stato nostro ospite. Leggere le sue risposte è stato senz'altro illuminante, ma quello che più ci ha colpito è stata l'umiltà che traspare dalle sue parole. I suoi progetti lasciano ben sperare perché sono accompagnati da una passione fuori dal comune, che contagia. In questa intervista abbiamo visto porte chiudersi per poi essere riaperte con nuovi intenti e progetti positivi. Non tutto è perduto, noi a ci abbiamo creduto e siamo felici della notizia di un seguito.