Le Marchesine rappresentano in Franciacorta una realtà dalle dimensioni contenute. Dai tre ettari iniziali infatti, l’azienda si è estesa fino a raggiungere gli attuali 47 ettari di vigneto, iscritti agli albi delle Docg e Doc. La maggior parte delle viti è coltivata a guyot con una densità media di 4.000-4.500 ceppi per ettaro. La prima punta di diamante della produzione de Le Marchesine è il Secolo Novo in differenti tipologie, un gioiello di pazienza e dedizione, nato da una fermentazione controllata a 17/18° con lieviti indigeni che ne segnano il carattere, vinificato soltanto nelle grandi annate, come ad esempio, quelle del 2002 e del 2005. Le uve impiegate nella produzione provengono dalla zona più pregiata per le uve del Franciacorta, la collina de La Santissima nel comune di Gussago. L’escursione termica delle colline Moreniche, la forte argillosità del terreno e la ventilazione dovuta alle vicine Alpi rendono queste uve molto pregiate. Dall’autunno 2012 si è aggiunto alla produzione Le Marchesine, il Franciacorta Brut Nature Giovanni Biatta Secolo Novo dell’annata 2007 di cui sono state prodotte 5.700 bottiglie.
Così il Franciacorta Docg Secolo Novo Brut Millesimato 2008 ha preceduto il Franciacorta Docg Secolo Novo Giovanni Biatta Brut Nature Millesimato 2007 e il Franciacorta Docg Secolo Novo Dosage Zèro Riserva 2008. Tutti e tre sono ottenuti dal vigneto La Santissima di Gussago, da Chardonnay 100% le cui selezioni clonali francesi sono scelte dall’enologo Jean Pierre Valade membro dell’Istituto Enologico di Champagne. Tutti i vini destinati alla produzione dei tre millesimati non effettuano, per scelta aziendale, passaggio in barrique.
Il Sashimi marinato è stato proposto in assaggio con Franciacorta DOCG Secolo Novo Giovanni Biatta Brut Nature Millesimato 2007 che ha riposato sui lieviti per 54 mesi prima della sboccatura ottenendo assume profumi di pompelmo rosa, lavanda e mentuccia a cui seguono note di crema pasticcera e cardamomo. L’abbinamento era perfetto con la degustazione del Franciacorta 2007 dove si è creato un piacevole contrasto con le noti amaricante di chiusura.
di Giovanna Moldenhauer