Quando frequentavo le scuole elementari la maestra ci “obbligava” a vedere Quark e a prendere appunti. Mi ricordo che la trasmissione andava in onda il pomeriggio e io ero lì con il mio quadernino cercando di non farmi sfuggire niente sulla tigre del Bengala o le scimmie urlatrici. Credo che ciò accadesse perché Quark è un prodotto televisivo a cui è associata da sempre grande credibilità scientifica, in pratica noi di Piero Angela ci fidiamo!
Immaginate quindi la mia sorpresa quando martedi sera, durante la puntata di Superquark, mi sono ritrovata ad ascoltare un servizio sulla sessualità e sul piacere femminile che di scientifico non aveva proprio niente!
La puntata potete trovarla qui, il servizio in questione inizia a 1:38 minuti con un preambolo, da parte di Piero Angela, dove ci avvisa che, per non turbare le nostre sensibilità di spettatori, il tema verrà affrontato da un punto di vista rigorosamente medico!
Ma un tema sulla sessualità femminile, a prescindere, può turbare le sensibilità dei telespettatori piu’ di quanto fanno le tantissime immagini di cosce, seni, glutei che il servizio pubblico manda in onda ogni giorno?
Una volta comparso il bollino rosso, e con il dubbio, mio, su quali erano gli altri possibili modi in cui l’argomento poteva essere affrontato, Piero Angela lancia il servizio per
svelarci tutti i segreti su questo tema “avvolto nella nebbia”.
(Le citazioni dal servizio sono in corsivo virgolettato)
Allora: la sessualità maschile è “semplice, sicura, quasi banale” invece quella femminile è “l’aspetto più complesso, variabile, meno conosciuto, e più controverso della sessualità umana” .
Eh le donne son sempre più complicate, pure l’orgasmo variabile hanno!
Il linguaggio è offensivo: come mai si parla della sessualità e dell’orgasmo femminile come si parlerebbe degli UFO? In realtà non c’è niente di misterioso, non c’è nessuna nebbia, non c’è nessun arcano da svelare, si sa tutto da anni e anni!
Poi c’è la clitoride che è solo “la punta dell’iceberg” perché il vero protagonista è lui il “famoso” puto G!!!
Sì, quello di cui tutti vanno alla ricerca, quello che hanno fotografato, ecografato su persone vive e pure morte. Quello che se non lo trovano poi è colpa nostra perché magari non ce l’abbiamo! E che ci vuoi fare non tutte le donne nascono con il punto G! Nessuna è perfetta!
Nel servizio si fa poi una netta distinzione tra quelle donne che raggiungono l’orgasmo, o anche più di uno, con il solo pensiero e le altre invece, poverette, per le quali “è tutto più difficile a causa dell’anatomia, degli ormoni, dell’esperienza passata, e degli aspetti relazionali di coppia”
E di un/una partner incapace, no?
E di una scarsa conoscenza del proprio corpo e dei propri organi genitali per la cattiva informazione che fanno i media sull’argomento, no?
E del fatto che pensano di essere un po’ difettate perché non hanno quel punto magico nella vagina che Piero Angela ha detto che dovrebbero avere, no?
E, dulcis in fundo, la distinzione tra orgasmo vaginale e orgasmo clitorideo, di freudiana memoria, che non può mancare in nessuna rigorosa trattazione scientifica dell’argomento!
Per capire quanto è dannosa questa distinzione e quanti disagi crea nelle donne e anche negli uomini, vi invito a fare un giro sui forum dove si parla di sessualità e cercare orgasmo vaginale-clitorideo.
Vi imbatterete in domande del tipo: “Aiuto! come posso fare a provare un orgasmo vaginale?”, “La mia ragazza non riesce a raggiungere l’orgasmo con la penetrazione, come mai?”, “ Che differenza c’è tra orgasmo vaginale e clitorideo, io riesco a provare solo quello clitorideo, ho qualcosa che non va?”
Ansia, paura, disinformazione, tanti complessi, il timore di essere sbagliate, di avere qualcosa che non va, di non essere brave o bravi, di essere imperfette!
La realtà invece è che non esistono due tipi di orgasmo, l’orgasmo è uno solo, ed è provocato dagli organi erettili femminili.
Non esiste il punto G, o comunque di questo non ce ne frega un bel niente, perchè siamo stanche di medici che vengono ad analizzare, fotografare, passare sotto raggi x corpi di donna per vedere se hanno tutto o se nella loro vagina manca qualche pezzo!
I mezzi di comunicazione veicolano messaggi ed informazioni banali, superficiali, se non addirittura errati, sulla sessualità e sul piacere femminile e questo è pericoloso perché crea ansie e insicurezze nelle donne e anche negli uomini.
La disinformazione, la scarsa educazione sessuale, la propaganda di fantomatici punti del piacere di cui solo poche fortunate sarebbero dotate, porta le donne ad avere complessi e, di conseguenza, a nascondersi dietro divieti e tabù!
Inoltre, anche quando si parla in esclusiva di sessualità femminile, questa viene trattata sempre da un punto di vista fallocentrico, la prospettiva è sempre quella maschile!
Un esempio: cosa si intende comunemente quando si parla di rapporto completo? …
il rapporto con penetrazione! Ecco dimostrato, il punto di vista è quello di lui!
Anche la storia dell’orgasmo vaginale come superiore, più potente, tipico di una donna più matura, è frutto di una visione maschiocentrica della sessualità!
Questo blog ha da sempre a cuore le tematiche legate alla libera educazione e informazione delle donne sulla loro sessualità, Mary aveva già dedicato diversi post all’argomento (qui e qui) e in uno di questi si interrogava sulla differenza tra la clitoridectomia, praticata purtroppo in alcune culture, e la sbagliata informazione sulla sessualità femminile che circola in Italia; C’è così tanta differenza? È triste, ma mi vien da dire di no. No perché in entrambe i casi il piacere femminile viene negato, oscurato, subordinato a quello maschile.
Le donne hanno il diritto ad essere informate correttamente, hanno il diritto di sperimentare liberamente il piacere! Come vogliono, no nel modo in cui una cultura maschilista, retrograda e oscurantista vorrebbe che facessero!
Per questo motivo ho colto l’appello del Dott.Vincenzo Puppo, un ginecologo/sessuologo che si occupa di divulgare una informazione corretta e priva di pregiudizi sulla sessualità femminile, di scrivere alla redazione rai per chiedere una rettifica dei contenuti errati andati in onda nella puntata di SuperQuark di martedi 4 Settembre.
L’indirizzo è questo: superquark@rai.it
Facciamoci sentire, abbiamo diritto ad una corretta informazione per una libera sessualità!