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I miti dell’hockey: Jacques Lemaire, quel 25 che entusiasmava il pubblico del Forum di Montréal. (by Vito De Romeo)

Creato il 29 gennaio 2013 da Simo785

I miti dell’hockey: Jacques Lemaire, quel 25 che entusiasmava il pubblico del Forum di Montréal. (by Vito De Romeo)

Jacques Lemaire, uno dei più grandi centravanti canadesi di tutti i tempi, nasce il 7 settembre del 1945 a La Salle. Lemaire lega indissolubilmente il suo nome ai Canadiens di Montréal, dove gioca per tutta la sua carriera (dal 1967 al 1979), arrivando a vincere per ben 8 volte in 12 anni la Stanley Cup. Con il suo mitico numero 25 stampato sulla maglia, Lemaire è stato uno dei giocatori più completi che la storia dell’hockey abbia mai conosciuto. Veloce pattinatore, virtuoso e di elevatissimo tasso tecnico nella gestione del disco, aveva una visione di gioco fenomenale, non facendo mancare al suo repertorio un tiro potente e preciso, che spesso lo portava a tirare in porta ancor prima di oltrepassare la linea blu del terzo di difesa avversario. Sin dalla sua prima stagione nelle fila dei Canadiens, Jacques Lemaire mette  a segno un punteggio di tutto rispetto per una matricola in NHL: 22 goal e 20 assist! Altro aspetto che si evidenzia sin dal suo inizio in NHL, è la sua costanza nel segnare, tanto da mettere subito a segno una serie di 13 reti in altrettante partite, risultato determinante nella conquista di quella che sarà la prima di otto Stanley Cup vinte da giocatore.

I miti dell’hockey: Jacques Lemaire, quel 25 che entusiasmava il pubblico del Forum di Montréal. (by Vito De Romeo)
Tra le sue armi migliori la velocità, anche se di lui si diceva che, grazie al suo tiro potentissimo e preciso, potesse segnare da qualsiasi posizioni, tanto che spesso, pur tirando da posizioni impossibile, sorprendeva i portieri avversari, i quali non potevano far altro che vedere il disco, solo una volta finito alle loro spalle. Alta dote di Lemaire, era quella di essere efficace anche in fase di non possesso, infatti lo si definiva un centravanti difensivo, in quanto era particolarmente portato nell’anticipare gli avversarsi sin dalle prime fasi dell’azione, risolvendo egli stesso, se pur in attacco, la gran parte della fase difensiva, una sorta di pressing asfissiante sull’avversario. Non era un giocatore spettacolare, ma cinico e concreto, tanto da migliorare  il suo score anno dopo anno. Lemaire gioca in una delle formazioni più forti di tutti i tempi dei Canadiens di Montréal, tanto che diversi suoi compagni di squadra saranno insigniti del titolo di Membri del Tempio dei più rinomati giocatori della storia del club tricolore. Cresce accanto ai più grandi campioni di tutti i tempi, fino a diventare lui stesso una leggenda dei Candiens.

I miti dell’hockey: Jacques Lemaire, quel 25 che entusiasmava il pubblico del Forum di Montréal. (by Vito De Romeo)
Divenuto ormai una bandiera della compagine tricolore, si troverà a giocare al centro di due ali eccezionali, quali Guy Lafleur e Steve Shutt, formando una delle più temibili linee d’attacco di tutti i tempi. Le due ali più vocate al gioco di fino, Lemaire mette a loro disposizione il suo lavoro efficace, soprattutto nell’andare a recuperare dischi nelle situazioni più difficili, e guardando le spalle ai suoi due giovani compagni di reparto. Sembrava che giocassero a memoria, passandosi il disco ad occhi chiusi, creando schemi di gioco innovativi che entusiasmavano gli spettatori del Forum di Montréal. Sempre decisivo nei momenti importanti, Lemaire è uno dei pochi giocatori ad aver segnato, in ben due edizioni, il goal decisivo per la vittoria della Stanley Cup, nel 1977 e nel 1979, impresa riuscita solo ad altri cinque giocatori nella storia.

A vederlo giocare, dettando sempre la manovra, era certo che quel numero 25 che è stato uno dei più grandi strateghi in pista, diventasse un allenatore importante. Infatti, chiusa la sua parentesi di giocatore in NHL nel 1979, Jacques Lemaire si trasferisce in Svizzera, nel HC Sierre, dove qualche tempo prima, un’altra gloria dei Canadiens e della NHL si era trasferito, ossia il mitico portiere Jacques Plante, che si occupava di allenare e formare i portieri del club elvetico.

I miti dell’hockey: Jacques Lemaire, quel 25 che entusiasmava il pubblico del Forum di Montréal. (by Vito De Romeo)
È qui a Sierre che Jacques Lemaire conclude la sua carriera di giocatore, sempre col suo numero 25 stampato sulla maglia, ed è qui che inizierà la sua carriera da allenatore: infatti Jacques Lemaire nel club della Città del Sole rivestirà il ruolo di allenatore-giocatore. Chi vi scrive ha avuto la fortuna di vederlo giocare in quel periodo, quando al suo fianco, una grandissima ala, quale era Normand Dubé, incantava insieme a lui gli spettatori in delirio dello stadio Graben. Lemaire e Dubé, ancora me li ricordo, probabilmente il più bel tandem d’attacco visto sul ghiaccio di Sierre.

Finita l’esperienza svizzera, Lemaire torna in patria per allenare i Canadiens dal 1983 al 1985. Dopo qualche anno, riprende la sua carriera da allenatore nel 1993 con i New Jersey Devils, con i quali riesce a vincere una Stanley Cup anche da allenatore. La sua permanenza con i Devils dura fino al 1998. Nel 2000 diventa l’allenatore dei Minnesota Wild e lo rimarrà fino al termine della stagione 2008-2009, quando decide di tornare sulla panchina dei New Jersey Devils. Nel 2009 viene nominato vice-allenatore della nazionale canadese nella spedizione alle Olimpiadi di Vancouver, vivendo l’ebbrezza di vincere la medaglia d’oro.


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