I negozi di Roma

Creato il 30 aprile 2010 da Riprendiamociroma

Mi son sempre chiesto come un commerciante possa accettare che la saracinesca del suo negozio sia completamente devastata dai graffiti e ridotta in queste condizioni. Forse perché quando il negozio è aperto, quando arrivano i clienti a comprare, la saracinesca è tirata su e non si vede. Ma di notte, di domenica, quando il negozio è chiuso e la gente passeggia, il degrado visivo generato da questi abomini diventa insopportabile. Secondo noi, una legge che obblighi i commercianti a ripulire e mantenere pulita la propria saracinesca, sarebbe l'ideale. Basterebbe davvero poco, una riverniciata e un trattamento antigraffiti dal costo di non più di 40 euro, per sistemarla una volta per tutte. Eppure questa misera spesa imposta ai commercianti è vista dai politici come una misura impopolare. Quaranta euro una tantum. Anche se contribuisce a migliorare notevolmente l'estetica della strada e quindi ad attirare turisti. Tempo fa scrissi un commento sul blog di Stefano Tozzi esponendo questa idea per l'Esquilino. Il commento, in attesa di approvazione, non è mai apparso sul suo blog. Si continua invece a discutere di aria fritta, di Rione più pulito (ma dove?), di rivoluzione del decoro (seeee). Bisogna pretendere dai commercianti che le proprie saracinesche siano ripulite. Se lo facessero tutti i commercianti sarebbe un bel passo avanti. Ma non lo fa nessuno. E noi cittadini che ancora ci indigniamo davanti a questo schifo rischiamo pure una denuncia se per caso proviamo ad andarle a ripulire. Dobbiamo farlo di notte, di nascosto. Poi i commercianti non si vadano a lamentare con la stampa se la strada raccoglie sbandati, ubriaconi e teste rasate anziché una clientela internazionale. Ma cosa si aspettano da questo cacatoio di strada? Per la cronaca, qui siamo in Via dei Pettinari.