I nemici della pelle? Li tocchi, li indossi e li usi ogni giorno!

Creato il 09 giugno 2014 da Amandacastello2010

Conosci bene la tua pelle?

Per molto tempo si è pensato che la nostra pelle fosse la nostra difesa, un’armatura a protezione dei nostri organi. E’ vero, ma è anche falso! Com’è possibile? Vi spiego il perché. Le nostre conoscenze ci permettono di capire oggi che la nostra pelle è estremamente vulnerabile, molto di più di quanto non si pensasse qualche tempo fa.

La nostra pelle può essere bruciata da una troppo lunga esposizione al sole, e questo è oramai risaputo. Non è solo la durate eccessiva dell’esposizione il pericolo: raggi solari  sempre più nocivi a causa del buco nell’ozono di cui l’essere umano è responsabile sono ormai dannosi. Le conseguenze possono essere numerose, dalle più lievi alle più gravi come tumore della pelle o di altri organi interni.

Molti nemici… a portata di mano!

Voglio parlarvi oggi di un altro nemico che la maggioranza di noi non conosce…. I nemici peggiori sono quelli ai quali non diamo peso perché non li conosciamo come pericolosi.
Il toccare è tra questi!

Tutti i giorni passano per le nostre mani una serie di oggetti come carte di credito, bancomat, carta da pacco… biglietti della metro, dell’autobus o dell’autostrada…. giornali e riviste, imballaggi di ogni tipo… A questo si aggiunge tutto quello che tocchiamo: sedili di macchine e mezzi pubblici, maniglie, borse, mani di persone che salutiamo…

Oggi sappiamo che molte malattie possano essere trasmessa in questo modo.

E i rischi aumentano se pensiamo ai più piccoli: i bambini, infatti, toccano tutto quello che abitualmente è oggetto della loro curiosità naturale. Fonte di apprendimento dalla realtà e metodo conoscitivo del suo ambiente, il bambino porta spontaneamente in bocca quello che tocca. Il caro peluche, i giocattoli, il ciuccio. E’ per questa ragione che bisogna sempre essere estremamente attenti al tipo di giocattolo comperato, forse non costruito e condizionato nel rispetto delle regole d’igiene. 

Sapete che potete ammalarvi attraverso la vostra pelle?

Uno degli nemici chimici più pericolosi è precisamente un prodotto che fa parte della composizione di tanti prodotti tessili e non solo. Si chiama Bisfenolo. Uno studio fatto in Francia, a Tolosa, dalla dott.ssa Daniela Zalko, ha permesso di capire che questo prodotto chimico riesce a passare il 45% degli strati esterni della pelle umana. Il nemico è alle porte!

Chi di noi non utilizza dei prodotti da mettere sulla propria pelle o sui capelli? Cosa sappiamo della composizione di questi prodotti? Cosa sappiamo di alcune lozioni o creme che spalmiamo generosamente anche su mucose, bocca o genitali? Cosa sappiamo della fabbricazione di deodoranti, dentifrici, creme solari? Alcune sostanze sono oramai proibite, ma sono state utilizzate per anni, ad esempio il Triclosano, ma curiosamente queste stesse sostanze continuano ad esistere nei tessuti nuovi dei nostri vestiti.

Delle campagne di informazione e denuncia sono state fatte recentemente da associazioni non profit, come Greenpeace, per allertare sulla composizione di certi tessuti e chiedere alle marche molto conosciute di controllare la provenienza degli stessi materiali utilizzati. Ricordiamo che molti tessuti, vestiti e accessori sono fabbricati in paesi asiatici dove i controlli non esistono e sono anche risultato dello sfruttamento di manodopera sottopagata in condizioni di lavoro da schiavi.

La campagna Detox di Greenpeace a Milano, con lo striscione ‘Versace detox now’

Senza diventare ossessivi, ricordiamoci che oggi, i pericoli per la salute degli adulti e ancora di più dei bambini, si nascondono nei tessuti che si portano addosso o che se usano nella casa.

Come difendersi e proteggere la Natura?

Con dei gesti ancestrali, semplici ed efficaci. La vecchia pratica di sbattere i tappeti utilizzata nel passato aveva una sua buona ragione. Oggi ci accontentiamo di buttare panni e tappeti in lavatrice, di appellarsi alla tintoria. Peggio ancora, spruzziamo altri prodotti chimici per eliminare i precedenti! Proviamo a tornare a dei metodi più sani.

Esistono linee di prodotti Bio, non testate su animali, garanti di produzione naturale, senza coloranti e additivi chimici: usiamoli per il corpo e la casa.

I prodotti della linea detergenza GreenNatural:
biologici, naturali, efficaci, concentrati e dermocompatibili.

Green Natural

Per l’igiene e cura del corpo,
ecco una selezione di prodotti naturali, biologi e biodinamici
la trovi qui: Macrolibrarsi.it

Controlliamo, chiediamo, esigiamo la sicurezza per tutti. Riprendiamoci un rapporto sano con l’ambiente sapendo che la nostra pelle, nonostante le apparenze, è un vestito delicato da curare e proteggere.

Siamo tutti corresponsabili
della nostra salute e di quella del pianeta.

 

 

Per saperne di più:

 

  • Il bisfenolo A, solitamente abbreviato in BPA, è un composto organico con due gruppi fenolo. È noto anche come 2,2-bis (4-idrossifenil) propano. È un mattone fondamentale nella sintesi di plastiche e additivi plastici. La sua produzione annua di 2–3 milioni di tonnellate ne fa uno dei monomeri principali nella produzione del policarbonato.

Sospettato di essere dannoso per l’uomo sin dagli anni trenta, i dubbi sull’uso del BPA hanno avuto risalto sui media nel 2008, quando molti governi hanno effettuato studi sulla sua sicurezza e alcuni venditori hanno tolto dal mercato i prodotti che ne contenevano. In particolare il BPA sembra essere imputato in numerose malattie dello sviluppo sessuale maschile nel feto, e nel calo di fertilità nell’uomo adulto.

In Europa l’SSC (Scientific Steering Committee) della Commissione Europea nel 2002[3] ha dichiarato che il triclosano è un utile ed efficace biocida, aggiungendo che è “utilizzato con sicurezza da più di 35 anni in molti prodotti, inclusi quelli per l’igiene orale”. In Svezia però il Ministero della Sanità ne sconsiglia l’uso in seguito ad uno studio dell’Università di Stoccolma.

Similmente ad altri fenoli clorurati, questo composto può accumularsi nei tessuti degli organismi viventi e nel latte materno (e quindi essere ingerito dai neonati); un suo accumulo può causare l’alterazione della funzionalità epatica e quella polmonare, indurre sterilità, alterazione immunitaria[4] ed – a dosi elevate – paralisi.

(Fonte Wikipedia)

 


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