Chi è Reporter senza frontiere (Reporters Without Borders)? E' un'associazione di giornalisti.
Reporters Without Borders is the largest press freedom organization in the world, with over 120 correspondents across the globe. Founded in 1985, RSF has been working to protect and defend journalists for nearly 30 years.Il suo scopo è di difendere, combattere, dare e lavorare
- defends journalists and media assistants imprisoned or persecuted for doing their job and exposes the mistreatment and torture of them in many countries.
- fights against censorship and laws that undermine press freedom.
- gives financial aid each year to journalists or media outlets in difficulty (to pay for lawyers, medical care and equipment) as well to the families of imprisoned journalists.
- works to improve the safety of journalists, especially those reporting in war zones.
Ogni giorno, i giornalisti devono affrontare minacce di censura, pericoli o la morte nello svolgimento del loro lavoro di informare gli altri. Reporters sans frontières (RSF - Reporters sans Frontières) esiste per esaminare i loro casi,esporre i limiti alla libertà di stampa e supportare i giornalisti che vengono perseguitati.
Anche se la giornata contro la censura in rete era il 12 marzo vale sempre la pena parlarne per difendere questa cosa preziosa che è la libertà. La libertà su internet fa parte della più ampia categoria della libertà, intesa come generale assenza di impedimenti alla libera espressione e determinazione delle persone. Per quel che riguarda internet i due capisaldi sono internet senza restrizioni e accessibile a tutti.
Tra i paesi nemici di internet vi sono quelli che quasi non sorprende trovare lì. Sono paesi nei quali oltre all'assenza della libertà su internet manca proprio la libertà. Più sorprendenti sono invece i paesi sotto osservazione. Tra questi vi sono due autentiche sorprese: Francia e Australia. Dei brevi accenni alle motivazioni dell'inclusione tra i sorvegliati di questi due paesi e l'invito a scaricare e leggere il documento integrale I nemici di Internet - Rapporto 2012.
Francia
The government has taken the exact opposite course from the one laid out in recent court rulings and international recommendations that condemn filtering and cut off Internet access, and has done so in a context of increased pressure on journalists to reveal sources. France must not sacrifice online freedom of expression and Net neutrality for reasons related to security or copyright protection. In a country aspiring to become an Internet leader, the legislative straitjacket that is being deployed will impede innovation.
Australia
The government has not abandoned its efforts to win approval for its mandatory national Web filtering system and has persuaded Internet service providers to create a voluntary system. It has just received the recommendations of the Law Reform Commission which may put in question the type of content involved and enforce its application to all media. In parallel, the conclusions of an inquiry into the media, such as the creation of a “News Media Council” could turn out to be dangerous for freedom of information in the blogosphere.Brevemente, per la Francia si tratta del tentativo di filtraggio della rete per questioni di sicurezza o protezione del copyright, mentre per l'Australia si tratta di un'operazione di filtraggio di siti con contenuti pornografici, di pedopornografia e via dicendo attraverso l'istituzione di una black list.
imagecredit en.rsf.org