I nipoti di un' anziana milionaria hanno denunciato l' agente immobiliare per circonvenzione.

Da Maurizio Picinali @blogagenzie

Una ottantanovenne possidente, vedova senza figli di un farmacista, ricoverata in casa di riposo con un tumore al cervello. Un patrimonio di circa 5 milioni di euro tra titoli, conti correnti, immobili (una decina) e preziosi. E, per l’accusa, il tentativo di mettere le mani sul tesoro: un’agente immobiliare che si fa nominare erede universale con la complicità del notaio, delle testimoni che assistono e del medico, che attesta che l’anziana è capace di intendere e di volere.
Sono gli ingredienti del giallo che si sta dipanando davanti al tribunale di Vigevano:NELLA FOTO TRIBUNALE DI VIGEVANO una vicenda partita da una denuncia presentata dai nipoti della vittima della presunta circonvenzione, Giovanna Mantica: Marita ed Emilio Arrigotti, titolari di due farmacie a Gravellona Toce e Arona. Il 3 aprile 2010 segnalavano ai carabinieri la scomparsa della chiave di casa dell’anziana parente. Da lì si sono sviluppate le indagini che hanno portato alla scoperta di una serie di atti di disposizione rilasciati al notaio da Giovanna Mantica nei giorni precedenti, tra cui una procura speciale ad operare sui suoi conti e titoli a favore di Antonella Gardella, 46 anni, di Mortara, l’agente immobiliare che gestiva i suoi appartamenti, e subito dopo un testamento con atto pubblico che la nominava erede universale. Appena ottenute le procure Gardella si presentò alla filiale di Mortara della Bpn, vendette titoli per 740 mila euro trasformandoli in polizze a suo favore e poi prelevò in contanti 249.500 euro.
La somma fu ritirata alla sede di Novara perché a Mortara non c’era tanto contante e sequestrata una settimana dopo dai carabinieri a casa di altri tre imputati: l’amministratore condomoniale Gianni Bocca, 64 anni, la moglie Nadia Amisano, 57, e la figlia Giovanna Bocca, 32. L’ultimo imputato è il notaio Paolo Sedino, 72, mentre il dottor Marco Domenico Rossi, psichiatra già noto per le sue apparizioni in tv, ha già patteggiato una pena pecuniaria per falso. Lunedì sono stati sentiti i primi testimoni, una ventina: il processo proseguirà il 4 giugno.da lastampa Novara.it 22 Marzo 2013