Ecco perchè i “no” destinati agli scrittori hanno un sapore tutto loro. Sono capaci di annegare autostima e mesi di lavoro, così, solo in un attimo. Basta una mail, letta dopo qualche istante di esitazione a causa del timore. Poche righe, spesso forzate, fredde e trasudanti quel ”no” che mai (o quasi) vorremmo ascoltare e leggere.
Non ci resta che una consolazione, ovvero che il destino abbia deciso che non si trattava del momento e del posto giusto.
E che non sempre pu0′ essere festa.
Ed ora, fatto salvo lo spirito di autocritica, voltare pagina. E rimboccarsi le maniche. Subito.
MaLo