Sono essenziali e danno sempre una grande mano per le cose di tutti i giorni. Sia quando N. veniva portato fuori a fare un giro per qualche ora, sia quando c'é da preparare un piatto caldo perchè mamma M. deve allattare il piccolo, sia quando c'é da stirare o da lavare o da pulire....
L'elenco é infinito ^_^
Ma non é solo un aiuto materiale, é molto...molto di più.
I nonni quando partono per tornare in oriente, dove vivono attualmente, lasciano uno strano vuoto dentro. Come se fossero parte integrante di un ciclo giornaliero in cui loro stessi sono fondamentali, soprattutto quando non ci sono.
Così ti rendi conto che avevi fatto l'abitudine a quel bellissimo e caloroso senso di "famiglia" che si respirava quando dopo il lavoro si tornava a casa e dalla finestra del soggiorno scorgevi dentro tutte quelle immagini in movimento tanto belle e tanto uniche:
i nonni che giocavano con il piccolo N., mamma M. che cucinava, il camino acceso,...e tanti altri piccoli particolari che é difficile elencare così su due piedi. Ci vorrebbe un nuovo vocabolario fatto su misura.
Non immaginavo, sono sincero, di sentirmi così una volta partiti nonno R. e nonna L. (i miei genitori).
Credo di essermi affezionato alla situazione di figlio che finalmente aveva lui stesso un figlio... genitori che finalmente si sono ritrovati ad essere nonni e che lo sanno fare anche molto bene direi.
Il nodo alla gola fatica a scomparire, anche se dopo una settimana, tutto torna come prima e la mancanza si fa sentire fortunatamente un pò meno.
So che nonno R. e nonna L. quando passeggiano per le vie della loro città e vedono mamme o nonni con i passeggini si sentono un pò giù, "vanno in crisi" sono le parole da loro riportate per telefono,... e nonna L. sente lo stesso nodo alla gola che probabilmente sento anche io.
Ma come si dice spesso c'est la vie. Dunque bisogna farsi forza e reagire, attendere un nuovo incontro e rafforzare dentro sé stessi l'idea che il tempo passa infretta e che anche tutta questa strana situazione prima o poi si concluderà e la vita tornerà ad essere normale.
Ci scommetto che anche in quel caso, si sentirà la mancanza di tutto il resto... é un ciclo.
Da menzionare, in questo post, che N. ora non dorme più nella culla.
La culla é andata in pensione! (rimanendo sul tema dei nonni).
Ora dorme nel suo lettino. Uno di quelli da campeggio che la zia A. (sorella di mia moglie) ci ha regalato mesi fa.
E' poco costoso (lo consiglio a tutti!) ed é perfetto per questa fase transitoria in cui passerà nel corso dei mesi a dormire da solo nella sua cameretta.
Per ora il lettino é ancora in camera con noi, anche perché altrimenti mia moglie dovrebbe alzarsi 2 o 3 volte per notte per allattarlo e andare in cameretta... il che è sconsigliato a chiunque.
Molto più comodo così.
Quando sarà il momento e il piccolino farà una tirata unica per tutta la notte, penseremo a spostarlo in cameretta... e sono sicuro che un pò ci dispiacerà ^_^
Ora é arrivato l'autunno, quello più grigio, ed il freddo sta già facendo cadere a milioni le foglie dagli alberi del nostro giardino.
Certo il tempo non aiuta... ma appena esce il sole tutto assume un aspetto differente, anche le mancanze e i pensieri che affollano la mente.
N. deve abituarsi ancora ad indossare abiti pesanti... a volte fa un pò i capriccetti ma é normale poverino. Fino a qualche mese fa indossava solo un bodino ed era mezzo nudo dato il caldo.
Ora deve solo capire meglio che noi esseri umani dobbiamo coprirci se fuori fa freddo e che dobbiamo avere pazienza quando qualcosa ci da fastidio...
Col tempo imparerà tante cose...