Riflettendo sulle molteplici differenze e sulla trasformazione
I nostri figli hanno il diritto di sapere in quale contesto nascono e in quanto persone, hanno il diritto di decidere come comportarsi. Ogni informazione, ogni riflessione, ogni concetto che introdurremo nel loro vissuto concorrerà a formarli e a formare la loro struttura mentale; il loro modo di essere.
Video giochi, ipad, pubblicità commerciali STUPIDE che continuano a distinguere giochi per bambine e per bambini, che continuano a dirigere le loro scelte e preferenze, hanno tolto la qualità del loro tempo e del nostro tempo con loro. Quando finirà il video gioco, quando passerà la moda delle scarpe con le 2 farfalline luminose e pubblicizzeranno quelle con le 3 farfalline luminose cosa pensate che sentiranno? Un senso di appagamento perché nonostante tutto, hanno le scarpe con le 2 farfalline oppure una grande soddisfazione per aver finito il difficilissimo gioco durato ben 4 ore che li han tenuti incollati a quella tv tanto da renderli stupidi? Mi dispiace deludervi ma la risposta è no. Dentro di loro avranno un grande vuoto e saranno sopraffatti dalla noia. Frustrati, andranno alla ricerca di altro per colmare questo loro inappagato bisogno di sfogarsi. E magari vi arrabbierete con loro perché quel gioco è costato tanto e imputate questo comportamento ad un capriccio!
Avete mai portato vostro figlio in un negozio di commercio equo e solidale? E voi ci siete mai stati?Quelle belle scarpe firmate che indossate e quel pallone da calcio cucito alla perfezione A MANO, i vostri figli sanno da dove proviene e chi l’ha cucito? Toh! Basta una ricerca in qua e in là e salta fuori che l’ha cucito proprio un coetaneo che per sua sfortuna è nato in un altro paese. Già. Magari se cercate meglio potrete anche vedere le foto di quel probabile bambino. In quel caso cosa fareste? Informereste vostro figlio, gli fareste vedere la foto? Condividereste con lui questa informazione oppure no? Tanto lo verrà a sapere comunque non è vero? Quando crescerà. Perciò perché dirglielo ora, perché rovinare questo suo momento di gioco spensierato con questa triste e scomoda verità?
Per una volta cari amici ragioniamo nel senso opposto. Perché non optiamo per la scelta di dirgliela ora la verità, di dirgliela noi, i loro genitori per la quale nutrono una profonda stima e rispetto (almeno fino ai 6 anni…) e sperare che nel loro meraviglioso percorso di vita abbraccino uno stile di salvaguardia, uno stile attento al prossimo o magari anche un impegno attivo nel sociale. Forse lo avranno lo stesso o forse no, ma perché non farne parte?