I nostri giorni migliori

Creato il 17 settembre 2011 da Ilrusso
No, io e Ale decisamente non siamo tipi da aria condizionata.La sua Bravo attraversa le vie della città in questa estate che si è svegliata tardi e altrettanto tardi sembra voler finire, con i finestrini giù e rispettivamente il suo gomito sinistro e il mio destro che fanno bella mostra di sè a chi ci incrocia, chi ci precede o ci segue.

Provo a ricordare e mi sembra che il nostro rapporto d'amicizia sia sempre stato così con le due varianti finestrino abbassato un dito in inverno o completamente d'estate: è il fumo, bellezza, e noi due in fatto di sigarette mentre si gira e si parla non si bada alla quantità...E' così da anni e anni, lui passa a prendermi e io salgo in macchina, ingrana la prima e si parte.Per dove? Ma sarà mica importante.Vivendo in una città come la nostra si va da strade trafficate a quelle più strette e a senso unico del centro storico, dalle vie larghissime della zona industriale a quelle che si arrampicano sulle colline circostanti, l'importante è non fermarsi.Sentiamo una musica che non è cambiata negli anni, abbiamo un po' più di  pancia e gli stessi capelli di quando avevamo la metà degli anni che abbiamo adesso, abbiamo donne diverse da allora ma la stessa voglia di stare insieme, la sostanziale differenza è che l'incoscienza ha lasciato il posto al disincanto.Scopriamo una nuova insegna, incrociamo una macchina sulla quale sembra di intravedere... no, non è possibile, si è sposato ed è andato a vivere nel cuneese una decina di anni fa, decisamente non può essere lui.Com'eravamo quando Ale aveva da poco preso la patente e facevamo questi nostri giri assurdi che cominciavano appena la luce del giorno se n'era andata? Avevamo tutto da guadagnare, forse perchè non avevamo nulla da perdere, gli anni migliori dovevano di certo ancora arrivare e tutto era una possibilità, eravamo ricchi di tempo perchè, a differenza di tutti i beni materiali, quando ne hai poco da portare in dote vuol dire che potrai spenderne ancora un bel pò, e quando il tempo davanti a te ti sembra illimitato sai che potrai anche sprecarlo in scelte sbagliate, perchè poi ne avrai altro per mettere tutto a posto.Passiamo davanti alla nostra vecchia scuola dove eravamo compagni di banco, ci sorridiamo per quanto siamo stati coglioni, diritti verso i giardini e poi a destra verso il cavalcavia. So già dove sta dirigendosi, non lo ammetterà mai perchè se ne andò via disgustato, ma sta dirigendosi verso la zona dove sta il complesso dove lavorava sei anni fa abbondanti: perchè tendiamo sempre a rivalutare, se non addirittura a rimpiangere, oggi quello che abbiamo schifato ieri?Un disoccupato da due anni e uno che ha barattato quella che stava diventando cronica precarietà in cambio di un lavoro che l'ha demansionato dalle sue competenze ma che gli permette di mantenere il proprio figlio e pagare una connessione a internet per scrivere le proprie cazzate, ecco chi c'è a bordo di quest'auto che ora sfreccia lasciandosi alle spalle il casello autostradale che sembra l'unica via di fuga da questa città che sta morendo.Hinterland, periferia, frazioni, lo si chiami come si voglia nulla può esimerci dal fare tappa a un certo punto in uno degli ultimi bar che tengono aperti dopo cena, questa è un'epoca da birrerie o disco-pub, noi siamo cresciuti con altro.Noi siamo quelli del caffè e del decaffeinato: il primo perchè ne prende diversi al giorno tanto da quando è disoccupato non va a dormire prima delle quattro di mattina, il secondo invece perchè con il sonno non ha un buonissimo rapporto sin dall'adolescenza, bevuti si può finalmente risalire in macchina e dare un senso all'ennesima sigaretta.Niente musica adesso, si parla, ci si sforza d'ignorare l'esistente che non ci piace, si torna verso casa.Cos'è cambiato da allora, da quando giravamo goduti, rilassati sprecando tempo e benzina, accompagnati non dico da entusiasmo ma da una sana leggerezza che ci avrebbe fatto girare a vuoto per tutta la notte,  qual'è il fardello che ci ha tolto l'entusiasmo e sembra aver trasformato in uno stanco rituale il nostro peregrinare senza una meta, cos'è che ci costringe a ignorare cosa accadrà domani e nei prossimi giorni se non la mediocrità che gli stessi ci regaleranno, dove son finiti i nostri giorni migliori?Non lo so, o meglio, lo so ma non me lo voglio dire.In fondo in fondo ci spero sempre, ma so benissimo che quei giorni non torneranno mai più.

Certe cose che senti nell’aria
non le devi nascondere
le conosci a memoria
ma non puoi condividerle,
se stai cercando il tuo viaggio
in un posto lontano, più libero...
Oltre i muri che vedi andando avanti
fra i discorsi invidiosi e arroganti,
le cose che senti nel cuore
non rinnegarle mai
sono fragili ma possiamo difenderle
se voleranno in alto i nostri pensieri
più limpidi.
Aiutami a ritrovare l’interesse
per le piccole cose
che sono alla base di tutte le promesse
del futuro che cresce,
perché sono le sfumature
a dare vita ai colori
e a farci tornare in mente
le cose più pure
dei giorni migliori.
Non ci sono percorsi più brevi da cercare
c’è la strada in cui credi
e il coraggio di andare
I giorni migliori - Tiromancino ( In continuo movimento - 2002)

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