Domande… quante domande ci poniamo soprattutto quando ci troviamo nel dubbio e nella sofferenza! Domande a cui vorremmo dare una risposta razionale, ma non riusciamo… Forse perché, in realtà, una vera risposta non c’è. Così vaghiamo tra questi dubbi, sofferti e intensi. Ci sembra di camminare senza una meta precisa e nel nostro cuore nasce la paura. Gl’interrogativi pesano sul nostro capo, come macigni. No, non ci sono risposte esatte che ci diano la soluzione di tutti i nostri problemi. Dobbiamo accettare il momento di crisi con fede, cercando di offrire il momento di difficoltà e affidarsi a Dio. Solo Lui possiede certe risposte. È anche vero che nemmeno Lui a volte ci risponde. Ci lascia un po’ crogiolare nel nostro dubbio, nella nostra sofferenza. Sembra non intervenire. Forse interviene con questo silenzio che a noi risulta pesante e muta la nostra attesa in una spasmodica attesa. Ma nulla, vuole semplicemente che c’interroghiamo sugli effetti del Suo silenzio nella nostra anima. Vuole che sappiamo accettarli anche se ci pesano, ci disorientano e qualche volta ci tolgono la serenità. Non dovrebbero, ma qualche volta ce la tolgono. Certo che i nostri perché salgono fino a Lui! Ma Lui, che vede più sapientemente di noi, pensa che il Suo silenzio, sia la cosa migliore per la nostra anima. Allora si può comprendere in modo appieno il grido del salmista: “Fino a quando fremerai di sdegno contro le preghiere del tuo popolo? Tu ci nutri con pane di lacrime, ci fai bere lacrime in abbondanza…” Esatto, il Suo silenzio sembra sdegno nei nostri confronti. Non lo è, ma noi ci sentiamo abbandonati. Non risponde!
Guida i nostri passi, Signore, lungo la strada della fede…