I numeri della raccolta differenziata

Creato il 18 dicembre 2012 da Yellowflate @yellowflate

Fare la raccolta differenziata è un dovere civico di ogni cittadino, ed ormai quasi tutte le famiglie italiane usufruiscono del servizio. Però i numeri che emergono dalle varie statistiche nazionali, aggiornate poco dopo la metà del 2012, dicono che gli italiani non hanno ancora risposto in maniera adeguata alle richieste dei vari comuni che hanno adottato questo tipo di raccolta per i rifiuti.
Nonostante ci sia stato un incremento della percentuale di rifiuti deferenziati, l’Italia continua ad essere al di sotto della media di quasi tutti gli altri paesi europei. Infatti i dati raccolti dicono che in Italia si differenzia in media il 31,7% dei rifiuti, poco più di un punto percentuale di incremento rispetto all’anno precedente.
Al Ministero dell’Ambiente non potranno neanche sfuggire i dati riguardanti la divisione delle medie tra le varie regioni, con differenze molto grandi, riscontrabili anche tra le varie città. Un dato molto importante riguarda il grande disavanzo esistente tra il Nord-Est italiano, con il 47% di rifiuti differenziati, e le varie Isole, che hanno solamente il 15% di differenziazione.
Dai dati emerge che anche il numero di rifiuti da differenziare sta aumentando, infatti secondo le statistiche avremmo circa 609,5 kg per abitante di rifiuti solidi urbani raccolti, il che vorrebbe dire lo 0,9% in più rispetto ai dati rilevati nel 2009. Questo dato fa anche capire come i comuni siano in difficoltà nel venire incontro alle esigenze dei cittadini per quanto riguarda la fornitura dei sacchi per l’immondizia, anche se adesso è possibileacquistare anche online i sacchi per la raccolta differenziata.

Un altro dato che emerge riguarda l’incremento della produzione di energia che deriva dalle fonti rinnovabili, che risulta raddoppiato rispetto all’anno passato. Per gli impianti fotovoltaici si sono raggiunti i 2,4 KW circa di potenza installata ogni mille abitanti, una cifra impensabile sino a poco tempo fa.
La stima che riguarda la raccolta dell’umido è molto importante, infatti grazie agli ultimi dati raccolti si pensa che tra una decina d’anni si potrà quasi raddoppiare la raccolta pro capite. Questo grazie anche allo sviluppo raggiunto negli ultimi venti anni dal sistema industriale che si occupa della trasformazione e dello stoccaggio dei rifiuti organici. La maggior parte di questi impianti sono localizzati al Nord, il 65% per l’esattezza, mentre il resto d’Italia si divide quasi equamente l’altra quota.
Quello che si può capire dai numeri è che anche se l’Italia è ancora indietro nella raccolta differenziata, la strada intrapresa sembra quella giusta, e non ci vorrà molto tempo prima che anche la penisola raggiunga i risultati degli altri paesi europei.

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