Come ormai saprete, sono un accanito sostenitore della "politica degli oriundi".
Negli ultimi giorni sono emersi diversi naturalizzati che potrebbero fare comodo al Bel Paese nell'immediato futuro ed in svariate discipline. Andiamo a fare la loro conoscenza.
Partiamo dall'atletica. Qui si è messa in luce la cubana Yadisleidy Pedroso Gonzalez. 25 anni di L'Avana, l'atleta caraibica vive a Salerno da un paio d'anni dopo aver sposato Massimo Matrone, suo attuale tecnico. Stiamo parlando di un grandissimo talento dei 400 hs, capace di far segnare nel meeting di Belem (Brasile) un tempo di 55"58, quarta miglior prestazione al mondo stagionale. Solo qualche giorno prima, inoltre, l'italo-cubana aveva sfiorato addirittura il record del mondo nei 200 hs, fermandosi ad un solo decimo (25"7) dal primato della francese Patricia Girard (25"6). Insomma, l'Italia dell'atletica sembra aver trovato finalmente un elemento di grandissimo valore su cui puntare. Peccato che alla Gonzalez, a causa delle solite lungaggini della burocrazia nostrana, manchi ancora la cittadinanza tricolore. Da qui a Londra sarà una corsa contro il tempo per ottenerla.
Chi invece il passaporto ce lo ha già è Maksym Obrubanskyy, ucraino che da 12 anni vive anch'egli in provincia di Salerno (precisamente a Campagna). Si tratta di un mezzofondista 24enne che con 13'31"09 è già in possesso del minimo di partecipazione agli Europei di Helsinki e che, soprattutto, lascia intravedere segnali importantissimi in chiave maratona, avendo corso la 'mezza' in 1h03'23".
In vista delle finali di World League in programma ad Almaty (Kazakistan) dal 12 al 17 giugno, Sandro Campagna ha convocato per il suo Settebello ben sei oriundi. Se l'australiano Pietro Figlioli, il cubano Amaurys Perez, il croato Deni Fiorentini ed il serbo Goran Volarevic facevano già parte del giro azzurro, per cautelarsi dall'infortunio ad un dito di Matteo Aicardi (che resta in dubbio per Londra 2012) il ct della selezione tricolore ha concesso una chance anche al croato Daniel Premus ed all'ungherese Tamas Marcz (addirittura 38enne e campione olimpico con la nazionale magiara a Sidney 2000), entrambi centroboa.
Anche Cesare Prandelli non ha mai disdegnato l'impiego degli oriundi, anzi. Dopo le fugaci apparizioni di Amauri e Ledesma e l'ingresso in pianta stabile nel gruppo di Thiago Motta, ecco che il ct ha convocato nel listone pre-Europei anche Ezequiel Schelotto, esterno argentino dell'Atalanta (in passato già nel giro dell'Under21 di Casiraghi) che può essere considerato il vero erede di Mauro German Camoranesi.
Infine, dalla stagione 2013, anche la pallavolo potrebbe avere il suo naturalizzato di lusso. Stiamo parlando del fuoriclasse cubano Osmany Juantorena, che a quanto pare, dopo diverse resistenze iniziali, si sarebbe deciso finalmente a vestire l'azzurro. Inutile dire che con lui, Zaytsev e Parodi, la selezione tricolore diverrebbe difficilmente battibile.
Federico Militello