Usato soprattutto nei condensatori dei computer e dei telefoni cellulari, il tantalio è certamente uno dei componenti più vitali per molte tecnologie moderne.
Tuttavia, questo metallo è conosciuto dal grande pubblico come uno dei cosiddetti minerali conflict-free ("Minerali insanguinati in Congo"). Minerali e metalli che per anni hanno alimentato sanguinosi conflitti e guerre civile in alcune tra le zone più povere dell'Africa, tra le quali la Repubblica Democratica del Congo che produce la maggior parte del tantalio mondiale.
Secondo il US Geological Survey (USGS), i paesi che hanno prodotto più tantalio nel corso del 2014 sono quelli che compaiono nella seguente graduatoria.
RWANDA (produzione mineraria: 250 tonnellate). Tutti gli operatori sanno che la prima posizione del Rwanda è soltanto statistica, in quanto la maggior parte del tantalio arriva da altri paesi, Repubblica Democratica del Congo in testa. Un'anomalia statistica che ha preso corpo nel 2012, quando gli Stati Uniti hanno varato una legge che obbliga le imprese a comunicare l'utilizzo di minerali provenienti da zone guerra. I minatori congolesi vendono perciò la loro merce a paesi limitrofi che non siano classificati come zone di guerra. Di fatto, risulta impossibile conoscere la produzione effettiva di tantalio del Rwanda. REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO (produzione mineraria: 180 tonnellate). È probabilmente il maggior produttore di tantalio del mondo, nonostante questo metallo sia soltanto una piccola parte delle risorse minerarie del paese. Il National Geographic ha stimato che il Congo produce fino al 50% del tantalio del mondo, anche se le pratiche minerarie del paese sono quanto di più corrotto e immorale si possa immaginare. BRASILE (produzione mineraria: 98 tonnellate). La più grande miniera di tantalio del paese è quella di Mibra, di proprietà della Advanced Metallurgical Group NV. Nei prossimi anni dovrebbe diventare una fonte importante di tantalio per le aziende di tutto il mondo, alla luce dei problemi che affliggono il Rwanda e il Congo. MOZAMBICO (produzione mineraria: 85 tonnellate). La principale miniera del paese è quella di Muiane, interamente controllata dalla Pacific Wildcat Resources. CINA (produzione mineraria: 60 tonnellate). Quasi il 30% del tantalio importato dagli Stati Uniti proviene proprio dalla Cina. NIGERIA (produzione mineraria: 60 tonnellate). La Nigeria ha grandi riserve di minerale ma, purtroppo, gli sforzi per sviluppare l'industria mineraria sono ostacolati dai perenni conflitti nel paese. ETIOPIA (produzione mineraria: 40 tonnellate). La produzione del paese è cresciuta in modo significativo, passando da 8 a 40 tonnellate. Secondo il governo etiope, la produzione nei prossimi anni è destinata ad aumentare. BURUNDI (produzione mineraria: 14 tonnellate). Anche per il Burundi, confinante con Rwanda e Congo, valgono le stesse considerazioni fatte per il Rwanda.
Per un confronto con la produzione di tantalio mondiale nel 2013, si rimanda all'articolo "Dove si concentra la produzione di tantalio nel mondo".
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