Occorre secondo me realizzare un rapporto tra i gravi problemi sociali del paese ed il tempo dei partiti. Da questa valutazione scaturisce che le persone che vivono sulla propria pelle gli effetti della crisi non hanno più tempo e, quindi, la politica dovrebbe intervenire con velocità per superare l’incertezza e risolvere i problemi drammatici della crisi e del non governo.
La velocità del processo dipende da tutti i soggetti che partecipano al processo stesso e, pertanto, addebitare la responsabilità ad un unico soggetto è sbagliato. Purtroppo il sistema dei partiti è lento e non tiene in considerazione i fattori di cambiamento tra i quali vi è la velocità.
Porto ad esempio il pagamento dei debiti delle pubbliche amministrazioni verso le imprese. La direttiva 2011/7/UE del 16 febbraio del 2011 relativa alla lotta contro i ritardi di pagamento nelle transazioni commerciali è stata recepita all’inizio di novembre 2012 dal Governo Monti (D. Lgs 9 novembre 2012 n.192) con molto ritardo rispetto alle esigenze delle imprese che si trovano in enorme difficoltà per la mancanza di liquidità e per le difficoltà a ricevere credito. Il Governo Berlusconi fino a quando è rimasto in carica non aveva recepito tale direttiva. Solo oggi il Governo Monti ha approvato il decreto sul pagamento dei debiti delle Pubbliche Amministrazioni.
Il tempo di definizione del processo di pagamento dei debiti delle P.A. alle imprese è stato molto lungo rispetto alla crisi ed alla domanda delle imprese.
Non dovrebbe risultare difficile valutare il fattore tempo nei processi politici senza strumentalizzazioni e posizioni di parte che non aiutano ad assumere posizioni oggettive e confrontare la velocità con gli obiettivi che si vogliono conseguire ed i bisogni della società civile.
Rispetto alla crisi ed ai bisogni del paese occorre un Governo subito ed al momento attuale vi sono difficoltà insormontabili per realizzare tale obiettivo.
Di chi è la colpa se non si riesce a formare immediatamente il Governo? Non certamente di un unico soggetto. Tra i responsabili vi sono sicuramente: i soggetti politici che privilegiano le posizioni di parte, il risultato delle elezioni conseguenza di una legge elettorale che non garantisce una maggioranza chiara e tutti coloro che assumono posizioni di parte che non aiutano a risolvere il problema e che non includono il fattore tempo tra i fattori di cambiamento del sistema politico.
Il tempo è un fattore che non può essere risparmiato o recuperato. Pertanto, quando viene utilizzato senza conseguire gli obiettivi programmati è consumato inutilmente.
Il fattore che oggi deve essere tenuto in considerazione è la velocità altrimenti si rimane indietro rispetto ai cambiamenti del pianeta che avvengono in modo veloce e a prescindere dalla nostra volontà.
L'attuale situazione politica è di stallo e, pertanto, il tempo viene utilizzato male.