Ogni volta che sento parlare cerri rappresentati di quei partiti che dovrebbero rappresentare l'insieme dei cittadini ("il popolo" che ci ha eletti), vedo crescere lo spread tra paese e istituzioni politiche. Alfano, ex ministro della giustizia ora segretario del PDL: bisogna parlare di lavoro, lavoro e lavoro, e non di Rai e giustizia "Chi è più responsabile: chi vuole parlare di economia o chi si appassiona alle poltrone Rai?" A parte il fatto che negli anni passati, quando era ministro della giustizia, abbiamo parlato solo ed esclusivamente del come aggiunstare i processi del suo capo. Vi ricordate il lodo Alfano, il bavaglio alla magistratura, la riforma della giustizia sbandierata ogni volta che partiva una nuova inchiesta. Il legittimo impedimento, la separazione delle carriere dei magistrati, la responsabilità civile dei magistrati ...
A parte il fatto che quando il responsabile Alfano si incontrava, come ministro della giustizia, col premier e i suoi avvocati non si capiva se lo faceva per risolvere i problemi del paese o dell'imputato Berlusconi.
A parte il fatto che, una riforma seria della giustizia, fatta in nome dell'uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge (tanto per cambiare), che snellisca l'iter giudiziario di tutti i cavilli (come l'utilizzo della posta elettrnica anzichè delle comunicazioni cartacee via polizia giudiziaria, per esempio) porterebbe molti benefici anche al lavoro. Visto che per attrarre gli investimenti, serve garantire a chi arriva in Italia una giustizia che funzioni. Ecco, dopo tutto questo, mica tutti gli italiani si sono dimenticati che è stata proprio la PDL che in questi anni ha dimenticato la crisi e il problema delle aziende che chiudono. E nemmeno si fidano più di un ministro che parla di "paccata" di miliardi (come è poco sobria questa espressione) che pioverebbero sopra chi lavora, se i sindacati dicono no alla riforma (dunque un si a scatola semichiusa, visto che ancora non si capisce bene su cosa si dovrebbe dire si). Perchè detta così, sembra proprio una delle uscite stile Marchionne (i 20 miliardi per il progetto Fabbrica Italia). “Non siamo così ingenui – ha aggiunto – da pensare che la riforma del mercato del lavoro farà ripartire immediatamente la crescita e l’occupazione, ma è un prerequisito fondamentale”. Appunto, chi si fida più oggi di una promessa di un politico? Questo governo doveva salvare l'Italia (non solo una parte dell'Italia) e tutti gli italiani (non solo una parte): eppure, in poche parole la Corte dei Conti ha sancito quella che è la realtà dei fatti: "Ci avviamo verso una pressione fiscale superiore al 45% del prodotto, un livello che ha pochi confronti nel mondo". E' la valutazione fatta dal presidente della Corte dei conti, Luigi Giampaolino, durante un'audizione in commissione Bilancio della Camera. "Se a ciò si aggiunge che le stime più accreditate ipotizzano un livello di evasione fiscale dell'ordine del 10-12% del prodotto - spiega Giampaolino - ne consegue che il nostro sistema è disegnato in modo tale da far gravare un carico tributario sui contribuenti fedeli sicuramente eccessivo".
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