I piccoli quadrati artistici

Creato il 09 luglio 2012 da Annaulaola

Questi piccoli quadrati di pietra o ceramica rappresentano le più significative vestigia del nostro illustre passato. La loro durevolezza è stata perfezionata in fornace nel corso dei secoli.  L’arte millenaria del mosaico ha conosciuto diverse tappe evolutive.

Ha avuto il suo inizio in Mesopotamia e i materiali utilizzati era principalmente la malta o l’argilla. Dai pavimenti di edifici pubblici, ai rivestimenti parietali. I mosaici nascono tra i sumeri, ma conoscono la loro naturale evoluzione artistica in epoca cristiana. Questa antica tecnica va a rivestire di immagine e colore le cupole delle basiliche cristiane e delle moschee.

Dopo un periodo di silenzio, il mosaico conosce una rifioritura artistica nella Secessione Viennese, nel periodo Liberty e in ambito futurista. Pensiamo a Gino Severini, Mario Sironi o Ottone Rosai e loro opere pubbliche. Queste sì che sono esperienze coerenti con il linguaggio proprio al mosaico.

L’assemblaggio di tessere ha anche una veste contemporanea. Non si tratta più di tecniche tradizionali, ma metodi industrializzati e computerizzati. Solo in pochi conoscono i grandi murales degli esposnenti della TransavanguardiaEnzo Cucchi, Sandro Chia, Mimmo Paladino e Nicola De Maria, che hanno rivestito la metropolitana di Napoli. Sicuramente è nata una sensibilità contemporanea alla quale il mosaico offre risposte adeguate in luoghi ampi e inaspettati.Forse perché la fisionomia del mosaico richiama alla mente l’odierno e modernissimo puntinismo dello schermo televisivo.

Mosaico Audrey


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