I più attesi del 2016 - L'hardware - Speciale

Creato il 29 dicembre 2015 da Intrattenimento

Nuovi smartphone, tecnologie per la realtà virtuale e per il cloud per un 2016 all'insegna della sperimentazione

Cosa ci aspetta nel 2016 in termini di nuovo hardware? A differenza dei videogiochi, dove i publisher fanno annunci con grande anticipo per gestire meglio la comunicazione, quando si parla di periferiche e apparecchi vari si tende a mantenere un maggiore riserbo fino alla prossimità della commercializzazione dei prodotti. In questo modo non si dà modo alla concorrenza di proporre alternative alle caratteristiche più innovative, quantomeno in tempi brevi, e si lascia spazio ai vari partner di preparare i loro prodotti con serenità per il lancio. Pensate all'annuncio di una nuova famiglia di schede grafiche, o anche a quello di un nuovo modello di smartphone per avere chiaro il quadro della situazione. Insomma, per quanto riguarda il mondo dell'hardware è sicuramente più difficile fare previsioni per l'anno venturo rispetto ai videogiochi, perché il riserbo è maggiore. Fortunatamente qualcosa da attendere l'abbiamo, anche se a regnare è la vaghezza e le certezze sono davvero poche, come nella vita del resto. Diamo uno sguardo al mondo fluttuante dei circuiti che si accoppiano e scopriamo una traccia di ciò che ci riserva il futuro.

twittalo! Scopriamo cosa ci attende nel 2016 in termini di nuovo hardware, tra smartphone e visori VR

Nintendo NX

In ambito videoludico l'hardware più atteso per il 2016 ha un nome preciso, anche se non definitivo: Nintendo NX. Se n'è parlato più volte e se ne parlerà ancora a lungo della nuova console di Nintendo, almeno fino al lancio. Alcune voci di corridoio vogliono l'erede della sfortunata Wii U come una macchina ibrida, ossia pensata per i videogiochi da salotto, ma anche per il gioco in mobilità. Le soluzioni adottate da Nintendo in merito non sono ancora chiare e la curiosità è tanta, anche se alcuni recenti brevetti depositati farebbero ipotizzare un controller con monitor integrato basato sulla tecnologia di Sharp "free-form", che consente di dare ai display la forma voluta. Per molti è scontato che la casa giapponese non abbia intenzione di ripetere il fallimento, anche comunicativo, di Wii U e farà di tutto per far comprendere la natura della sua nuova macchina quando sarà pronta a mostrarla. Rimane la grossa incognita sulla capacità di penetrazione di una console simile su un mercato che sempre più punta alla standardizzazione delle architetture hardware per abbattere i costi di sviluppo. Insomma, riuscirà Nintendo a convincere le terze parti a sviluppare anche per la sua macchina? La fornirà della potenza adatta per inseguire PlayStation 4 e Xbox One? Oppure riproporrà una sua architettura proprietaria, decisamente ostica per i port come quella di Wii U? Solo il tempo potrà dircelo. Per saperne di più bisognerà probabilmente attendere l'E3 2016 di giugno, anche se già si rumoreggia di un annuncio anticipato per favorire il lancio entro l'anno.

Apple Watch 2

Apple è alla prova del nove con il nuovo Apple Watch, non ancora annunciato ma già rumoreggiato da più fronti. Non è chiarissimo se il primo modello sia da considerarsi un successo o meno, o se quantomeno abbia soddisfatto le aspettative della casa di Cupertino, perché non sono stati pubblicati dati ufficiali sulle vendite. Alcuni parlano di più di tre milioni di unità, ma altri vedono in questa reticenza comunicativa un segno di insoddisfazione rispetto alle attese. Secondo molti osservatori Apple Watch 2 dovrà per prima cosa cercare di chiarire il suo ruolo, ossia trovare una fetta di mercato in cui incunearsi, cosa che non è riuscita al primo modello, rimasto un oggetto dai contorni misteriosi per il grande pubblico. Insomma, come ogni prodotto dovrà rispondere alla fatidica domanda: perché comprarlo? Domanda che avrà una risposta se Apple risolverà alcuni grossi problemi dell'originale, come ad esempio la necessità di utilizzarlo in combinazione con un iPhone, oppure la durata della batteria piuttosto risicata. In realtà la più grande questione legata a questo tipo di periferiche rimane la loro utilità generale. È chiaro che attualmente non sono delle valide alternative ai tradizionali orologi, ma nemmeno ad altri apparecchi smart. Insomma, la speranza è che Apple abbia lavorato per trovare una funzione specifica esclusiva all'Apple Watch 2, oltre che migliorare quelle che già ci sono.

Microsoft Azure

Microsoft Azure non è un hardware che compreremo, ma è una tecnologia Cloud che rischia seriamente di rivoluzionare il mondo dei videogiochi se funzionerà a dovere, per questo c'è una grande attesa intorno al primo titolo che la sfrutterà: Crackdown 3, in uscita nel 2016. In realtà Azure ha molte funzioni in più delle sole legate al mondo dei videogiochi, ma a noi interessano soprattutto queste ultime, anche perché Microsoft ha dichiarato che renderà disponibile la piattaforma a chiunque voglia utilizzarla per i suoi titoli e, quindi, non se ne avvantaggeranno soltanto gli utenti Xbox One (pare ad esempio che Titanfall 2 la utilizzerà su tutte le macchine). In cosa consiste? Detto in modo molto rozzo, Azure andrà a elaborare in remoto alcuni aspetti di un videogioco, alleggerendo il lavoro della macchina che con cui si sta giocando. Ad esempio in Crackdown 3 sarà utilizzato per rendere la città interamente distruttibile eseguendo una serie di calcoli impossibili per la sola Xbox One, ma anche per macchine molto più performanti. Anche se immaginiamo che il primo esperimento videoludico con Azure non sarà privo di problemi, che vanno messi in conto, le prospettive aperte da una tecnologia simile sono davvero infinite e ci portano a prospettare un futuro in cui le console saranno solo dei punti di accesso per una serie di videogiochi e servizi che saranno disponibili in remoto. I dubbi ovviamente non mancano. Il più grande riguarda tutti quei paesi con la banda internet ancora sottosviluppata, che potrebbero non riuscire a godere sin da subito dei benefici del Cloud. Anzi, per loro potrebbe diventare una vera e propria iattura, che gli impedirebbe di giocare completamente.

Visori per la realtà virtuale

Il 2016 sarà un anno cruciale anche per i visori VR, che dovranno dimostrare di poter essere qualcosa di più di eccezionali curiosità tecnologiche. Dopo anni di promesse e dimostrazioni, è arrivato il tempo di debuttare sul mercato e dimostrare di interessare davvero al pubblico pagante. HTC Vive, progettato da HTC in comunione con Valve, l'ormai iconico Oculus Rift e il più videogiocoso Project Morpheus per PlayStation 4, sono chiamati alla prova del nove. Certo, alcuni hanno molti dubbi sulle funzionalità videoludiche di questi apparecchi, che ancora mancano di killer application tali da renderli davvero appetibili alle masse. Molti, anzi, vedono nel puntare solo sul mondo dei videogiochi il viatico del loro fallimento e ritengono quindi che quella ludica sarà solo una delle funzioni dei visori, presto dedicati ad attività di diversa natura. Anche il loro prezzo e i requisiti di sistema necessari per usarli al meglio hanno generato qualche perplessità negli osservatori, che hanno improvvisamente visto il restringimento di un target che si immaginava molto più ampio. Insomma, le domande intorno ai visori VR sono ancora moltissime, ma il 2016 dovrà dare le prime risposte se vogliono avere un futuro.

Samsung Galaxy S7 e Apple iPhone 7

Come ogni anno, il 2016 porterà nuovi modelli degli smartphone di punta dell'ecosistema Android e iOS. Se nel primo caso la situazione è come al solito varia e sfaccettata, nel secondo c'è quantomeno la certezza del nome che dominerà il settore. Ma andiamo con ordine. Pur nella sua frammentarietà, il mondo Android guarda con attenzione al nuovo Galaxy, il modello S7, che ne diventerà il punto di riferimento per almeno un intero anno. Per ora alcuni leak parlano dell'adozione del processore Snapdragon 820 di Qualcomm, dopo che per l'S6 si era scelto di non utilizzare il modello precedente per via di presunti problemi di dissipazione del calore. I primi test sembra si siano rivelati promettenti, ma è ancora presto per parlarne. Dal canto suo iPhone 7, che come tradizione sarebbe previsto per settembre, dovrebbe offrire alcune novità in termini di dimensioni, con uno spessore inferiore di almeno 1mm rispetto al modello precedente e la rimozione del jack audio a favore di una porta Lightning. Si parla anche della rimozione di qualsiasi tasto fisico, ma in questo caso siamo nell'ambito delle ipotesi. Comunque, non sono emerse voci su potenziali caratteristiche davvero innovative per entrambi gli apparecchi, fatto che ci porta a temere un anno di passaggio per entrambi.

Ritardi e conferme da Intel, AMD e nVidia

Sul fronte dell'hardware PC puro il 2016 pare che non porterà grosse novità. Dal poco che si conosce dei piani di Nvidia e AMD si prevede un anno di conferme di tecnologie già esistenti, con la prima (e immaginiamo anche la seconda) che scoprirà le sue carte al CES 2016 di Las Vegas e la seconda che ha rimandato al prossimo anno il lancio delle schede grafiche con due GPU Fiji Gemini, presentate all'E3 2015 e inizialmente previste per il 2015, per via del ritardo nel lancio dei visori VR. La tecnologia Fiji è stata infatti ottimizzata proprio per accompagnare apparecchi come Oculusu Rift e HTC Vive. L'unica vera novità dovrebbe essere rappresentata dai processori Zen, che dovrebbero essere basati sull'architettura Simultaneous Multithreading (SMT), con ogni core dotato di quattro ALU pipeline, due AGU pipeline e quattro FP pipeline. Si parla di un aumento di prestazioni netto, ma è tutto da verificare. Intel dal canto suo ha già presentato la road map dei suoi processori, confermando l'evoluzione delle tecnologie già sul mercato e nulla più. I Broadwell-E arriveranno sul mercato a partire da secondo trimestre del 2016 e offriranno architetture da 6, 8 e 10 core. I più economici Kaby-Lake-S, evoluzione della famiglia Skylake, arriveranno nel quarto trimestre dall'anno. Infine, a conclusione del 2016, arriveranno gli Apollo Lake, che andranno a sostituire i sistemi Atom Braswell. Niente di rivoluzionario e molte conferme, insomma, sperando in qualche tardiva sorpresa che sparigli le carte.


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