Calma quasi piatta sul fronte orientale
Il TGS 2015 ha confermato una tendenza che negli ultimi anni si è fatta sempre più forte: ormai c'è un distacco immenso tra il mercato occidentale e quello orientale, con la maggior parte dei produttori nipponici poco interessati a soddisfare i gusti di pubblici stranieri. È anche vero che l'utenza europea e americana è meno curiosa di un tempo di scoprire culture videoludiche diverse dalla propria e, a parte alcuni titoli di punta, c'è poca voglia di capire cosa di nuovo abbiano da offrire certe terre, un tempo faro dell'intera industria a livello di vendite e di qualità dei videogiochi prodotti. Questa, che possiamo considerare una duplice crisi, è evidente anche nell'attenzione particolare che voi lettori avete prestato ad alcuni contenuti che vi abbiamo proposto, marginalizzandone altri. È arrivato il momento di tirare le somme su una delle edizioni più problematiche di sempre del Tokyo Game Show, scoprendo cosa vi ha interessato di più della nostra copertura.
Le bombe(tte)
Il Tokyo Game Show 2015 è stato decisamente parco di notizie per noi occidentali. Forse l'unica vera notizia è quella che non è stata data, ossia che a ogni nuova edizione la fiera giapponese dimostra sempre di più la crescita esponenziale del mercato mobile interno (e non solo), con la conseguente riduzione del mercato tradizionale o core, per dirla come quelli che ne capiscono.
Insomma, le novità più rilevanti mostrate in fiera da noi probabilmente nemmeno arriveranno. Così ci siamo dovuti accontentare di un po' di materiale inedito per titoli presentati nei mesi precedenti a fiere come l'E3 o la GamesCom e di qualche annuncio dal peso relativo. La notizia più rilevante è stata sicuramente il taglio di prezzo di PlayStation 4, che per ora però riguarda solo il mercato giapponese.
La speranza è che da noi arrivi un annuncio simile alla Game Connection parigina di fine ottobre, dove Sony terrà un'altra conferenza. Oltre a questo c'è poco altro in termini di notizie di alto livello. Pensate che il secondo annuncio più seguito è stato quello di Bloodborne: The Old Hunters. L'espansione di un titolo di grande successo e di grande qualità come Bloodborne è sicuramente un'ottima notizia, ma siamo lontani dall'idea tradizionale di "bomba". Diciamo che è un bombetta, uno di quegli annunci che all'E3 sarebbe stato messo in secondo piano da titoli come Horizon: Zero Dawn o dal remake di Final Fantasy VII. A seguire il vostro interesse è stato catturato dal cambio di nome di Project Morpheus, ora PlayStation VR. Soprattutto vi siete lasciati andare all'annuncio del possibile prezzo, equivalente a quello di una console. Diciamo che molti di voi non l'hanno presa bene, ma pensando a quanto potrebbe costare Oculus Rift in fondo c'è da stare allegri. Per il resto c'è poco da riportare. Una certa sensazione l'ha destata l'annuncio che Capcom intende pubblicare edizioni rimasterizzate di tutti i Resident Evil entro il 2017, anno del ventennale della serie, così come quello di Konami dei primi DLC di Metal Gear Solid V: The Phantom Pain. Diciamo che entrambe le notizie non vi hanno fatto fare i salti di gioia. Infine, una certa curiosità l'ha destata il Trico virtuale gigante presente sullo showfloor della fiera, unico segno di The Last Guardian, che ci si aspettava venisse mostrato più in dettaglio.
Resident Evil Zero HD Remaster - Videoanteprima TGS 2015
I grandi nomi
Gli articoli più letti seguono la tendenza già sottolineata parlando di notizie e dell'intera fiera. A parte un'eccezione, i vostri favori sono andati ai nuovi esponenti di serie molto famose qui in occidente. L'articolo più letto in assoluto è stato il giocato di Dark Souls III, scritto da Antonio Fucito, che ha spolpato per bene il titolo di From Software.
Il fatto che il secondo articolo più letto sia il giocato di un altro titolo di From Software, Bloodborne: The Old Hunters, scritto sempre da Antonio, la dice lunga sull'importanza che la casa giapponese ha assunto sul mercato occidentale. Di fatto From Software è diventata il punto di riferimento del pubblico hardcore, una delle poche isole felici dove si può ritrovare un po' di gameplay dei vecchi tempi, pur riverniciato a nuovo. Lasciati i pericolosi mondi di From Software, è la volta di gettarsi in Metal Gear Solid Online, che ha un doppio obiettivo: compiacere gli amanti della serie e dimostrare che Konami ha ancora qualcosa da dire al mondo dei videogiochi tradizionali. Certo, speriamo anche che il supporto sia adeguato e di non ritrovarci con un titolo morto dopo pochi mesi. Sarebbe una follia, ma viste le recenti voci su Konami, meglio partire prevenuti. Il fatto che tra gli articoli più letti ci sia il provato di Tekken 7, scritto da Umberto Moioli, dovrebbe far capire che c'è ancora spazio per l'esportazione di un certo tipo di prodotti. Il settimo capitolo della serie di picchiaduro di Bandai Namco è attesissimo anche qui in occidente, come dimostra la vostra voglia di saperne di più che avete dimostrato. Fortunatamente è quasi in dirittura di arrivo, così vedremo se è il gran gioco che sembra. Gli ultimi due articolo sono indicativi, ognuno a modo suo. Da una parte abbiamo la Uncharted: The Nathan Drake Collection, che pur essendo una raccolta è comunque l'unico articolo del mucchio dedicato a una produzione completamente occidentale. Trattandosi di una delle poche esclusive di rilievo di questo periodo per PlayStation 4, è comprensibile che il vostro interesse sia elevato. Dall'altra parte abbiamo la sorpresa (ma nemmeno tanto), ossia il provato di Attack on Titan, riduzione videoludica di un amatissimo manga di Hajime Isayama. Insomma, nonostante l'apparente stravaganza in questa classifica ideale, si tratta di un altro segno della polarizzazione dell'interesse di noi occidentali per le produzioni giapponesi.
Playstation VR - Videoanteprima TGS 2015
Videoteca
Parlando di video non c'è stata storia. Il ritorno in grande stile dello speciale standiste ha battuto qualunque altro filmato a mani basse... anzi, tenetele alte che è meglio. Non vorremmo causarvi troppi scompensi.
Si vede che l'argomento tira... più di un carro di buoi. A seguire si torna all'inizio dell'avventura, con lo speciale Quello che i redattori si aspettano dal Tokyo Game Show 2015. Per sapere se le loro attese sono state ripagate o deluse, non vi resta che guardare il video. Se lo avete già visto, rivedetelo. Se lo avete già visto due volte avete dei problemi. Arriviamo finalmente a parlare di videoanteprime, con Metal Gear Online, che si conferma essere uno dei titoli che attendete di più in assoluto. Riuscirà Konami a non deludere aspettative così alte? Speriamo, anche perché il gioco in sé promette davvero bene. È quindi la volta di parlare di un altro titolo già incontrato nel paragrafo precedente: Uncharted: The Nathan Drake Collection. La nostra videoanteprima vi è piaciuta davvero tanto. In questo caso non c'è nemmeno da sperare che la trilogia di Naughty Dog sia di alta qualità, perché già lo sappiamo. Oltretutto i port sembrano essere riusciti davvero bene. Ci vogliono dei punti di riferimento in questo mondo logorato da Miss Italia. Ma guarda un po' che segue... la videoanteprima di Bloodborne: The Old Hunters che a sua volta è seguita da quella di Dark Souls III. Insomma, i titoli di From Software viaggiano sempre in coppia. Chiude il resoconto un titolo di cui non abbiamo parlato finora: Pokkén Tournament, che con la sua videoanteprima ci dice che Nintendo Wii U esiste e lotta insieme a noi. Oltretutto sembra essere piuttosto ben fatto.
Tutte le ragazze del Tokyo Game Show 2015