In questi giorni si parla molto di Daniele Luttazzi. Ne parlano i media, ne parlano i blogger e se la delusione per le rivelazioni accompagnate da un certosino lavoro di ricerca mi induce a non scrivere altro, non posso non invitarvi a leggere due post, con cui mi sento in perfetta sintonia, scritti da Barabba Marlin nel suo interessantissimo blog Magari domani.
Il motivo che tuttavia mi spinge a mettere giù queste quattro parole, è l’articolo pubblicato sul Giornale lo scorso 6 giugno firmato da Massimiliano Lussana che esordisce con una considerazione personale veramente patetica, questa: “Sinceramente, non avevo mai trovato una motivazione logica per l’«editto bulgaro» di Silvio Berlusconi nei confronti di Santoro, Biagi e Luttazzi. Ieri, finalmente, su internet, l’ho trovata…”.
Certamente ognuno è libero di esprimere la sua opinione e fare le sue considerazioni, anche le più cazzone, almeno fino a quando non ci vieteranno anche quello, ma ciò che mi dà un fastidio bestia è leggere un articolo colmo di strafalcioni, e ciò che di quell’articolo voglio sottolineare è che Lussana è un casinaro che attribuisce battute a comici diversi, sbaglia il nome di Steve Martin, attore che conoscono anche i sassi ma che per Lussana diventa Chris Martin. E tra l’altro un Chris Martin famoso esiste ed è il leader dei Coldplay.
Lettore avvisato mezzo salvato. Se a qualcuno dovesse mai capitare di leggere un articolo di Massimiliano Lussana (a meno che non si confonda e firmi con altro nome) in cui si parla di un qualcosa successo il giorno prima a Honolulu e riguardante Tizio, sappia che probabilmente il confusionario voleva scrivere di Caio per un fatto successo a Cerveteri nel 1020.
Ma forse non era nemmeno Caio, forse non era neppure Cerveteri e anche sulla data ci potrebbe essere qualche dubbio (del resto la linea editoriale di certi Giornali…).
Sul caso Luttazzi leggi:
Non leggete questo post e Dagli appunti del dottor B.M. / 9 (il caso Luttazzi)
e guarda
Luttazzi copia: Parte prima | Parte seconda | Parte terza