Il post di oggi è in perfetta continuità con quello di ieri. Confrontate le foto. Le stesse pensiline vandalizzate dai writers sono state massacrate dai politici imbrattatori. In questo caso non si tratta di un candidato ma di un manifesto del PDL Roma (probabilmente commissionato da qualche politico trombato dal caos liste, vista l'entità dell'investimento) che se la prende con Marrazzo e con la Bonino (?) per il buco della sanità laziale. Buco che ha in realtà origini molto più lontane (vedi Badaloni) e che Storace, all'epoca in quota AN, ha contribuito e non poco ad allargare (Lady ASL e altre amenità). Marrazzo ha solo aggiunto la ciliegina sulla torta, contribuendo ad allargarlo ulteriormente. Insomma, decenni di malagestione, responsabilità equamente condivise, ma la faccia tosta a questi ignoti committenti evidentemente non manca. Così come non manca la voglia di farlo sapere. L'ignoto committente del PDL ha completamente tappezzato tutte le pensiline ATAC in zona Magliana-Marconi-Portuense. Almeno per quello che abbiamo potuto vedere, ma non è escluso che questi manifesti abbiano avuto una diffusione più capillare sull'intero territorio. Vi chiedo ora di fare un confronto. Tra la misera tag del pischello sulla foto che abbiamo postato ieri e i manifestoni dell'ignoto politico che ha completamente incartato decine di pensiline, ricoprendo integralmente le cartine delle linee bus di Roma. I politici imbrattano più dei writers. Dunque quale credibilità può avere questa gente nel proporre sanzioni anti-graffiti? E' questo il buon esempio che la classe politica romana dà ai suoi concittadini? Chi imbratta la città dovrebbe essere radiato dalle elezioni. Smerdano sulla città, rovinano un servizio pubblico e poi si permettono pure di andare a fare la morale agli altri. Dovrebbero vergognarsi.
Il post di oggi è in perfetta continuità con quello di ieri. Confrontate le foto. Le stesse pensiline vandalizzate dai writers sono state massacrate dai politici imbrattatori. In questo caso non si tratta di un candidato ma di un manifesto del PDL Roma (probabilmente commissionato da qualche politico trombato dal caos liste, vista l'entità dell'investimento) che se la prende con Marrazzo e con la Bonino (?) per il buco della sanità laziale. Buco che ha in realtà origini molto più lontane (vedi Badaloni) e che Storace, all'epoca in quota AN, ha contribuito e non poco ad allargare (Lady ASL e altre amenità). Marrazzo ha solo aggiunto la ciliegina sulla torta, contribuendo ad allargarlo ulteriormente. Insomma, decenni di malagestione, responsabilità equamente condivise, ma la faccia tosta a questi ignoti committenti evidentemente non manca. Così come non manca la voglia di farlo sapere. L'ignoto committente del PDL ha completamente tappezzato tutte le pensiline ATAC in zona Magliana-Marconi-Portuense. Almeno per quello che abbiamo potuto vedere, ma non è escluso che questi manifesti abbiano avuto una diffusione più capillare sull'intero territorio. Vi chiedo ora di fare un confronto. Tra la misera tag del pischello sulla foto che abbiamo postato ieri e i manifestoni dell'ignoto politico che ha completamente incartato decine di pensiline, ricoprendo integralmente le cartine delle linee bus di Roma. I politici imbrattano più dei writers. Dunque quale credibilità può avere questa gente nel proporre sanzioni anti-graffiti? E' questo il buon esempio che la classe politica romana dà ai suoi concittadini? Chi imbratta la città dovrebbe essere radiato dalle elezioni. Smerdano sulla città, rovinano un servizio pubblico e poi si permettono pure di andare a fare la morale agli altri. Dovrebbero vergognarsi.
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