I precari equilibri sulla strada per la pace

Creato il 18 ottobre 2011 da Paz83

Gilad Shalit - Photo by: IDF Spokesman's Office (via http://www.haaretz.com)

Dopo lo scambio di oggi gli equilibri in Palestina cambiano? Può questo scambio incidere positivamente sul lungo e delicato percorso verso una soluzione definitiva nel conflitto tra Israle e Palestina? Hamas riporta a casa vivi 1.027 reclusi nelle carceri Israeliane. Netanyahu riporta a casa, in Israele, dopo cinque anni il soldato Shalit. A rigor di logica viene subito da pensare che lo scambio rafforzerà Hamas su Fatah, Gaza su Ramallah e Abu Mazen ( che aveva chiesto all’ONU poco tempo fa il riconoscimento dello stato palestinese).

In un articolo uscito oggi sul Sole 24 ore Ugo Tramballi però ci ricorda che corsi e ricorsi di questo tipo nel conflitto Israelo-Palestinese non sono nuovi e che

Non deve dunque stupire la differenza tra la liberazione di un solo israeliano e quella di oltre mille palestinesi. Non è una vittoria di Hamas a Gaza sui concorrenti palestinesi di Abu Mazen a Ramallah. Al contrario, sono i fondamentalisti che accettando l’accordo adesso, hanno dovuto correre dietro al successo di Abu Mazen alle Nazioni Unite, quando ha presentato con moderazione la causa palestinese davanti al mondo intero. La dicotomia fra uno e mille tiene anche conto che solo 280 prigionieri palestinesi avevano avuto la condanna all’ergastolo per gravi atti di terrorismo. Tutti gli altri erano stati imprigionati per aver protestato, lanciato un sasso, compiuto gesti di legittima resistenza a un’occupazione che dura da 44 anni. Spesso vengono arrestate donne, vecchi e minorenni.

Rimane quindi la palla al centro, ancora, mentre la rislouzione della questione è ben lungi dall’essere ad un punto reale di svolta. Staremo a vedere.


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