I premi finali di Asiatica – 16ma edizione al MAXXI di Roma

Creato il 30 novembre 2015 da Taxi Drivers @TaxiDriversRoma

Si è conclusa a Roma la sedicesima edizione di Asiatica, festival cinematografico diretto da Italo Spinelli, che dal 20 al 28 novembre ha presentato al MAXXI- Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da Indonesia, Filippine, Cina, Taiwan, India, Pakistan, Sri Lanka, Azerbaijan, Iran, Turchia, Libano e Israele. Le due giurie e il pubblico hanno quindi decretato i premi, consegnati durante la giornata finale proprio al MAXXI, eccoli con le rispettive motivazioni:

Premio della Giuria – Miglior Film (Ex Aequo)

A MIDSUMMER’S FANTASIA di JANG KUN-JAE
Per aver raccontato un sogno con stile e poesia. L’idea di filmare l’immaginario di un autore e il necessario confronto con la ricerca, rendono il film originalissimo perché si misura con una delle storie più difficili da raccontare, quella del Cinema. Sostenuto da due attori eccellenti, l’autore conduce lo spettatore, con mano elegante e mai pretenziosa, nel misterioso mondo della messa in scena.

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OBLIVION SEASON, di ABBAS RAFEI
Per la spirale drammatica della sua opera, che trova nel volto/paesaggio di una donna il privilegiato campo di battaglia di una guerra combattuta tutti i giorni, là dove il sopruso maschile si annida in ogni angolo della città di Teheran, restituita nella sua frenetica pulsazione sonora, mentre la violenza del gesto si mischia, fino a confondersi, con la parola d’amore. Un racconto filmico che non inciampa mai nella retorica, delineando una strada inattesa verso la conquista della libertà.

Premio della Giuria – Miglior Documentario (Ex Aequo)

DEJIDE, di ZUO GEHE
Un film dove la natura, per i nostri occhi incredibilmente ostile, cadenza le vicende di una famiglia mongola che vive di pastorizia e che si vedrà costretta a perdere quell’armonia che caratterizzava la propria cultura.

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SIGH, di METIN KAYA
Per la capacità di restituire la durezza del lavoro in miniera attraverso un linguaggio essenziale. Il film ci consente la comprensione di un mondo marginale e la disumanità di un lavoro estremo.

Premio del pubblico – Miglior Film

TAKLUB, di BRILLANTE MENDOZA

Premio del pubblico – Miglior Documentario

MY LOVE, DON’T CROSS THAT RIVER, di JIN MO-JOUNG



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