I “Presagi” di Bruno Pedrosa al Lu.C.C.A.

Creato il 31 gennaio 2012 da Fasterboy

Lucca – dopo la prima tappa fatta all’Università di Fortaleza (Unifor) – Fondazione Edson Queiroz lo scorso ottobre, la mostra itinerante dell’artista Bruno Pedrosa, dal titolo “Presagi”, curata dal critico d’arte e museologo Maurizio Vanni, arriva a Lucca per fare da ponte ideale tra Brasile e Italia. L’esposizione sarà ospitata dal 4 febbraio al 18 marzo 2012 negli spazi del Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art per continuare poi il suo percorso nuovamente in terra brasiliana. A marzo 2012 sarà infatti la volta del Museu do Ingá di Rio de Janeiro, in collaborazione con l’Università Federale Fluminense. In ogni sede si terranno dei workshop e delle conferenze che vedranno coinvolti l’artista e il curatore. L’evento gode del supporto culturale del Momento Italia-Brasile – di cui Maurizio Vanni è uno dei curatori –, dell’Istituto Italiano di Cultura e del Museu do Ingá di Rio de Janeiro, del MAC-Museu de Arte Contemporânea e del Teatro Municipale di Niterói, della Unifor-Fondazione Edson Queiroz di Fortaleza, e della Fondazione Zappettini, e del patrocinio del Consolato Generale del Brasile a Milano, Regione Toscana, Provincia di Lucca, Comune di Lucca, Fidam, Assindustria Lucca, Camera di Commercio Lucca, Confesercenti Lucca e Confartigianato Lucca. Tema portante della mostra è il “presagio” ovvero quel segno premonitore di avvenimenti futuri che l’artista sfida e trasforma in simbolo concreto capace di evocare qualcosa di assente o di impossibile da percepire. “Pedrosa – sottolinea Vanni –, attraverso le sue composizioni, è come se sfidasse il presagio, è come se si prendesse gioco del destino mescolando segni dal sapore antico con intuizioni cromatiche che, in certi casi, non possono ancora esistere in natura. Nelle sue opere, l’indeterminato prende forma di fronte ai nostri occhi e acquisisce un senso soggettivo per coloro che hanno il coraggio di cercare l’essenza di ciò che vedono.” Un segnale si trasforma in stargate dimensionale in grado di farci scoprire il futuro prossimo del nostro presente. In mostra al museo lucchese circa 40 opere tra dipinti ad olio, disegni, tempere e sculture che propongono questa idea di fluttuazione tra passato e futuro, tra finito e infinito, tra realtà e lucida illusione. Le opere di Pedrosa non manifestano ciò che è percepibile in natura, ma qualcosa che viene dalla coscienza profonda, contemplativa: le sue strutture segniche o materiali traggono origine dall’invisibile sentire intimo. Pedrosa non replica il vero ma ne svela l’energia e l’essenza: semplifica le forme e ne estrae la potenza vitale. Nei suoi dipinti ad olio il processo di sintesi arriva a un’esplosione di linee ed intrighi colorati, mentre nelle opere su carta le linee rette si sovrappongono formando un tessuto a trama stretta. I suoi lavori però non sono solo un gioco di forze, ma divengono metafore dell’imperscrutabilità di un disegno superiore: le sue trame sembrano simboleggiare quell’intricato percorso scelto per noi da una volontà divina. I sentieri disegnati da Bruno Pedrosa sembrano assumere una valenza magica, un significato comunque positivo, inneggiante alla ricerca attraverso la vita. Durante questo tragitto di individuazione si riuniscono il prevedibile e l’imponderabile, la volontà e l’azione, l’ignoto e la consapevolezza del sé, la paura del percorso e la tensione verso la liberazione. I dedali di Pedrosa sono lo specchio della realtà, riti di passaggio a cui è difficile sottrarsi.

Lu.C.C.A. – Lucca Center of Contemporary Art, Via della Fratta, 36 – 55100 Lucca  tel. +39 0583 571712. Orario mostra: dal martedì alla domenica 10 – 19; lunedì chiuso. Biglietti: intero 7 euro; ridotto 5 euro.



Tags: Brasile, Bruno Pedrosa, Lu.C.C.A., Lucca, pittura, Presagi, toscana

This entry was posted on 31/01/2012 at 15:06 and is filed under Artisti, Mostre. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0 feed.


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