I primi sei mesi del 2012... e quegli acquisti da dimenticare

Creato il 06 luglio 2012 da Precariamatruccata
Mi sono svegliata con una missione. Mettere a posto in camera. Cosa che ovviamente non ho fatto. Ho però finito col fare comunque qualcosa di utile. Liberarmi dalle cianfrusaglie, o per lo meno metterle da parte separandole dalla RCV (roba che vale). E quindi m'è venuta l'idea di scrivere un bel post sui flop. I miei flop. Gli acquisti più sgarrati degli ultimi sei mesi. Di un paio ve ne ho già parlato, ma non posso esimermi dall'inserirli nella top ten. No, non posso proprio essere così clemente. Per farvi meglio intendere il grado d'inutilità e/o di risultato deludente di questi prodotti (stavolta mi concento su make up e unghie, la prossima volta mi riprometto di stilare una classifica di prodotti per il corpo e per i capelli) ve li mostrerò dall'ultimo classificato - quindi, in teoria, meno scarso degli altri - al primo, il re dell'inutilità. Sì, avete capito bene. Oggi sarò un po' cattiva, ma quando ce vò vò. Ed è ovvio che, quando si parla risultati non conformi alle aspettative, si tratti di un'opinione molto soggettiva (non sempre, ma quasi). Quindi, magari, se voi avete nel beauty case qualcuno di questi prodotti e vi ci trovate bene, non offendetevi. Fermo restando che tutto quello che sto per illustrarvi io lo butterei a mare. Dai, cominciamo.
Decima posizione: Sì, lo so che sembra blasfemo inserire in una top ten così poco carina la maison Dior. Ma io che ci posso fare se questo fondotinta Forever lo odio? Tra quelli che ho provato - e credetemi, c'ho in casa se non un intero reparto di fondo, ma quasi - penso che sia quello che mi renda più finta. Avete presente l'effetto cerone? Ecco, su di me si comporta così. Dura, ha il fattore di protezione solare, è coprente, opacizza, quello che vuoi. Ma ditemi un po', a chi piace, al giorno d'oggi, andarsene in giro con un viso palesemente innaturale? A me no. Quindi, ciao ciao Diorskin Forever. Tutt'al più, giusto perché mi spiace buttare 30 euro, ti mischio con qualche altro colore. Ma solo perché di cognome fai Dior e snobbarti sarebbe (forse) blasfemo.
Nona posizione: Questo smaltino Deborah, della linea Pret a porter, sembrava pacchiano, ma pure carino. E siccome era in offerta a due euro e qualche spicciolo, il mio lato tamarro aveva per un attimo prevalso. Ma quando l'ho applicato, per il mio lato chic è stato troppo. Gli è preso un coccolone. E non perché l'effetto sia pacchiano come avevo pensato in partenza. Ma perché il colore è davvero orrendo. Dalla boccettina sembra molto più carino. Belli i glitter, ma insignificante la base, di un bordeaux sbiadito per niente vivo. E quindi, pure se l'ho trovato strafacile da applicare, lo butto giù dalla torre. Ciao ciao, piccolo.
Ottava posizione: Un altro smalto. Questo, anche se è più grande, è il fratello minore di quello precedente, perché è marchiato Debby. Cercavo uno smalto marrone da un'eternità. In un raid punitivo ho trovato lui, il numero 41 della linea Color Play, e sembrava proprio intenso ma riflessato come lo volevo. Sì, come no. E mi ricordo di non averlo neanche pagato poi così poco. Vorrei risparmiarvi la descrizione di come appare il colore sulle unghie. Ma una blogger deve sempre dire la verità. Quindi, guardate la pupù del vostro cane (o gatto, o armadillo, quello che c'avete, insomma) e capirete perché questo smalto è da lasciare sull'espositore. 
Settima posizione: Nel periodo in cui ero andata in fissa per lo smalto morrone, volevo ovviamente un ombretto che ci si potesse abbinare. Questo mono hi tech di Deborah (ok, abbiamo capito qual è il brand che, ahinoi, domina questa classifica) sembrava corrispondere al mio desiderio. E non è brutto, anzi. Scrive pure benissimo, a differenza di altri. Ma è troppo sbrilluccicoso e non dura. E una volta sulla palpebra, più che dorato sembra di un giallino-rossiccio (sembra un colore inesistente, ma fidatevi che è proprio così) un po' smorto. Si può usare, volendo. Ma non come avrei voluto, e non da solo. Ha bisogno di un amico accanto che lo ravvivi. 
Sesta posizione: Mi ero proprio fissata, l'avrete capito. Per completare l'abbinamento di cui sopra ci voleva pure un bell'ombretto marrone, opaco e resistente. Stavolta ne scelsi uno Rimmel, perché odiavo la gamma dei marroni presenti nelle mie due palette. Se sul dito sembrava interessante, riflessato e trasparente, dunque lontano dall'effetto pugno in un occhio, sulla palpebra è un mezzo disastro. Non scrive, e anche se sto lì a ripassare il colore non rende: è anonimo, non intensifica e... s'infila su e giù lungo la palpebra che è una meraviglia. Di starsene al suo posto non ci pensa proprio. 
Quinta posizione: Di lui vi avevo già parlato, quindi mi soffermerò poco. A metà classifica troviamo quel famoso smaltino della HeM. Sì, quel lime che è davvero lime, tanto è acido. Continuo a trovarlo orrendo. Potrei utilizzarlo, tutt'al più, per farci un pallino - ma che sia ino ino ino - in una qualche nail art. Giusto per farlo passare tanto prematuramente a miglior vita. 
Quarta posizione: Non l'ho messa in pole position perché, seppur gli effetti collaterali, faceva più o meno il suo lavoro. Non ho neanche la foto perché; in un raptus di rabbia - non lo faccio mai - l'ho buttata dritta nella spazzatura. Ma tanto la Bb cream di Garnier la conoscete tutti. Assolutamente inadatta alle pelli grasse, tant'è che ora ne hanno ideato una versione apposita, mi ha distrutto la pelle in meno di una settimana, regalandomi bubboni e brufoletti sottopelle. Di coprire copriva e l'effetto non era neanche male. Ma meglio pensarci un po' su prima di metterla: se dopo una settimana devi sborsarne 80 in prodotti riparatori di farmacia, meglio lasciarla dov'è. 

Terza posizione: E' verde, è liquido. Sulla confezione c'è scritto pure correttore, o meglio, natural concealer. Ma bisogna vedere che cosa dovrebbe correggere, questo prodotto di Kiko. Perché di certo i rossori non li attenua, né tanto meno maschera un po' i brufoletti. Per farla breve, serve a poco... ma giusto per non dire nulla. Risparmiatevi qualche spicciolo.

Seconda posizione: Le avevo dedicato un post esclusivo, tanto mi aveva fatto sch... ehm, mi aveva delusa. La spugnetta a forma di uovo della Sephora questo secondo posto se lo merita tutto. Non stende, non fa niente. Chissà se provo a farla bollire un po'. Tanto pure che sono a dieta un ovetto a settimana me lo posso pappare.

Prima posizione: And the winner is... Una matita doppia. O meglio, un ignobile duo di eyeliner della Nyc. In due parole vi spiegherò perché si è aggiudicato questo triste primato. Il concetto è semplice. Prendete una delle due punte a scelta tra la nera e la bianca. Appoggiatela sul vostro occhio e tracciate una linea sottile. Non vedete niente? Tranquille, è tutto nella norma. Non è strano che non scriva. Ora, prendete l'altra punta e riprovate. Un altro flop? Esatto, allora è proprio così. vi giuro, delle mine meno scriventi di queste io non le avevo mai trovate in vita mai. Scrivacchiano sulla mano, ma sulla palpebra si rifiutano proprio. E allora, in tutta franchezza... che me ne faccio se è così inutile? 
Ok, per oggi abbiamo finito. Ho sfogato un po' di sincera cattiveria e mi sento meglio per aver condiviso con voi quest'inutile spreco di denaro. Ora, ditemi un po': avete provato qualcosa dei prodotti che vi ho elencati? Li pestereste violentemente sotto i piedi anche voi?

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