I primi sette esemplari di Raven II sono stati consegnati ai principali centri di ricerca degli Stati Uniti.

Creato il 24 novembre 2013 da Hugor @msdiaz61

Anche per i robot chirurgici sta per iniziare l’era dell’open source: i primi sette esemplari di Raven II, il dispositivo messo a punto dalla Washington University di Seattle, sono stati consegnati ai principali centri di ricerca degli Stati Uniti, che ne stanno testando le capacità.

Il progetto, spiega il blog dei ricercatori, è iniziato nel 2005, con la prima versione del robot che ora è stato reso più leggero e più agile. Comandato da un software basato su Linux, il dispositivo costa appena 250 mila dollari, è molto più piccolo e leggero del suo concorrente diretto, il robot Da Vinci, che invece ha un prezzo di 1,8 milioni di dollari, e verrà sviluppato congiuntamente da tutti coloro che ne faranno richiesta: «I vari gruppi studiano ognuno una parte dei problemi del sistema – spiega Blake Hannaford, a capo del progetto, al sito Popular Mechanics – e lavoreranno ognuno sulle scoperte dell’altro, senza dover reinventare la ruota ogni volta».

Al momento l’unico robot chirurgico sul mercato è il Da Vinci, di cui sono stati consegnati 2 mila esemplari in tutto il mondo e che effettua incirca 200 mila interventi l’anno, soprattutto isterectomie e rimozioni di prostata. Fra i gruppi che hanno ricevuto un esemplare di Raven II c’è quello di Rob Howe dell’università di Harvard, che lo sta studiando per applicarlo nelle operazioni al cuore.

Dopo più di otto anni di sviluppo il Raven presenta due versioni: a due (Raven II) e quattro (Raven IV) bracci robotici. Lo sviluppo ha portato ad una struttura più leggera e maneggevole delle precedenti, associata ad un netto miglioramento delle funzionalità dei bracci robotici nonché del controllo da remoto.

Il software viene sviluppato mediante procedura d'apprendimento attivo del protocollo. Ed è proprio qui che i ricercatori hanno riscontrato i loro più grandi problemi. Infatti gli strumenti proprietari non permettono di accede liberamente alle interfacce di controllo, rendendo ancor più difficoltoso il già arduo compito di programmazione delle attività secondarie autonome inerenti la deformazione dei tessuti molli e delle dinamiche non lineari.

Da qui la decisione del Prof. Jacob Rosen dell'Università di San Diego, in collaborazione con Blake Hannaford dell'Università di Washington, di sviluppare “Raven Surgical Tele-Operation System”. Questo strumento Open permette ai ricercatori del CITRIS di avere libero accesso alle interfacce di sistema e quindi di poter lavorare nel migliore dei modi.

Un competo tutorial in questa pagina

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