I problemi dell'editoria (italiana e non solo) + segnalazione concorso

Da Luciferkitty @MicheleAFGreco
Vi segnalo questo interessante articolo del Duca. Purtroppo, sono d'accordo su quasi tutto. E sottolineo purtroppo perché lo scenario è molto inquietante,
Preciso però due cose su cui la penso diversamente dal Duca:
  1. Vengono pubblicati anche romanzi di qualità e anche senza nepotismo e/o raccomandazioni.
    La corruzione nell'editoria è tanta, inutile negarlo, ma il problema si pone ovunque in Italia, anche in settori completamente diversi.
    E inoltre la pubblicazione di ottimo romanzi come "Numero Sconosciuto" di Giulia Besa fa ben sperare. E attenzione: il suddetto romanzo è stato pubblicato con Einaudi, mica fuffa! E si tratta pure di un romanzo originale, non legato alle mode del momento e pure piuttosto crudo e violento, oltre che scritto davvero bene.
    Pure guardando ai romanzi tradotti, qualche stella della speranza si trova: la Newton Compton non ha forse tradotto "Vellum" di Hal Duncan? E la Fanucci non si è forse decisa a ristampare i romanzi di China Miéville? E si tratta di new weird, mica di banali high fantasy. 
  2. Il sistema può essere benissimo distrutto dall'interno. Come? Supponiamo che ci sia un romanzo X originale e interessante, scritto bene e corretto da un editor a pagamento bravo. E supponiamo pure che X abbia qualcosa di estremamente vendibile e commerciale, qualcosa che faccia discutere (ad esempio le tematiche trattate). Ecco, in virtù di quest'ultima cosa, le grandi case editrici potrebbero fiutare l'affare e pubblicare X.
    Vendendo molto, però, X educherebbe i lettori alla buona scrittura e diventerebbe un metro di paragone. Inoltre, i fan più accaniti dell'autore di X, seguendo i suoi consigli, inizierebbero a leggere anche altri libri scritti bene. Ed ecco che il sistema cadrebbe a pezzi.
    Insomma, un libro scritto bene può tranquillamente avere qualcosa, per esempio nelle tematiche, in grado di attirare i lettore e vendere. E dato che qualche buon romanzo viene pubblicato persino in Italia (non solo quello di Giulia Besa), la cosa è fattibile. Serve solo il giusto Cavallo di Troia.

Detto ciò, vi segnalo questo concorso letterario. Io purtroppo non posso partecipare, non ne ho il tempo. Già devo completare "LACS-1:LSDM" e prepararmi per gli esami di maturità.
Però sembra un concorso interessante!

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