i problemi, le risposte

Creato il 23 dicembre 2012 da Bernardrieux @pierrebarilli1

I PROBLEMI:
1. “Le tasse che pago finiscono sprechi e privilegi”
2. “Faccio fatica ad arrivare alla fine del mese”
3. “Se perdo il lavoro, poi chi mi assume?”
4. “In Università conta di chi sei amico o parente, non quello che sai fare”
5. “Non avrò mai i diritti e le tutele di mio padre”
6. “La legge in Italia NON è uguale per tutti”
LE RISPOSTE:
1. Siamo troppo tassati e lo Stato spende male i nostri soldi. Noi vogliamo sradicare i privilegi creati dalla casta politica e ridurre la burocrazia. Vogliamo combattere l’evasione e abbattere drasticamente la pressione fiscale.
2. L’economia del Paese è ferma. Noi vogliamo far entrare più soldi in tasca agli italiani. Come? Meno tasse e crescita economica. Servono vere liberalizzazioni e concorrenza per abbassare il prezzo dei servizi ed aumentarne l’efficienza.
3. Da decenni una politica assurda regala soldi a imprese che dovrebbero fallire. Il pretesto è quello di salvare posti di lavoro, ma questo alla fine non avviene mai. Noi vogliamo usare quei
soldi per sussidi di disoccupazione e corsi di riqualificazione professionale calibrati sul mercato. Si tutelano così al meglio sia i lavoratori sia le imprese.
4. Noi vogliamo che Scuola e Università siano strumenti di emancipazione sociale: per gli studenti, non per i docenti. Questo settore non ammette tagli. Serve spendere di più e meglio. Basta baronie e privilegi, servono merito e concorrenza. Perché ogni titolo di studio abbia il suo valore.
5. È vero. Il mercato è cambiato: noi vogliamo cambiare le regole del welfare per assicurare giustizia sociale a tutti. Basta a leggi sul lavoro che aumentano la distanza tra precari senza protezioni e
assunti iper-tutelati. Bisogna sbloccare il mercato e incentivare il lavoro di giovani e donne.
6. L’Italia ora è solo la patria dell’incertezza del diritto: forte coi deboli e debole coi forti. La giustizia italiana va perciò radicalmente cambiata. Noi vogliamo la certezza della pena per tutti i  colpevoli, non solo per i poveri, e al tempo stesso le carceri non possono essere a un livello da terzo mondo. La giustizia civile deve rispondere con efficienza e celerità ai privati e alle imprese. http://feeds.feedburner.com/BlogFidentino-CronacheMarziane

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