Jim avvocato di successo e straordinaria popolarità mediatica.
Il fratello Bob, che vive nell’ombra di Jim e pur facendo anch’esso l’avvocato lo fa con gratificazioni e obiettivi diversi.
La sorella Susan, amara e terribilmente sola, il cui figlio Zach si è messo nei guai lanciando una testa di maiale in una moschea durante le celebrazioni del Ramadan.
Questo gesto sconsiderato, che il ragazzo non riesce neanche a spiegare razionalmente, riunisce la famiglia, e costringe i componenti a confrontarsi con un tragico incidente nel quale molti anni prima aveva perso la vita il padre, gli obiettivi che hanno raggiunto, le loro solitudine e le loro incapacità.
Così racconta il romanzo la stessa autrice: “La storia di uomini e donne che sono costretti ad affrontare un dolore rimosso dal quale si sono illusi di poter sfuggire. E che ora possono crescere, sapendo che con ogni probabilità sbaglieranno di nuovo “.
Il romanzo vuole interrogarsi sul rapporto tra tempo e dolore, responsabilità e fuga.
Inoltre il rimanzo è una limpida riflessione sulla capacità o meno di fondersi con altre comunità , abbattendo il muro della distanza culturale e religiosa.
Se ho trovato la scrittura a tratti indolente e con descrizioni superflue, va risconosciuto ad Elisabeth Strout una grande capacità di tratteggio dei personaggi.
I ragazzi Burgess di Elisabeth Strout – Fazi Editore