Apple non ha la fama di produrre device altamente riparabili, non almeno dall’utente comune o da tecnici non specializzati. Questo perché non solo organizza gli spazi interni in modo innovativo per risparmiare spazio, ma anche per l’impiego di cavi insoliti e di viti proprietarie che rendono dura la vita anche all’appassionato più sfegatato. Così non è però per Mac Pro: la sua struttura modularelo rende uno dei computer più riparabili di sempre.
La stessa iFixit è rimasta stupita durante lo smontaggio del computer: il dispositivo è semplice, logico, coerente. Ad affascinare è innanzitutto la grande cura che Apple ha riposto nell’occupare intelligentemente ogni spazio: non vi è un solo cavo fuori posto, all’interno di Mac Pro regna l’ordine più totale. L’intera struttura si snoda attorno al dissipatore triangolare centrale – che contiene un’unica e silenziosissima ventola che convoglia l’aria dal basso verso l’alto – su cui sono poggiati alimentatore e le due schede grafiche. Una di queste due schede grafiche contiene anche l’alloggiamento per il drive SSD, facilmente sostituibile dall’utente considerato come sia fissato da una sola vite. Tra i tre pannelli vi è quindi spazio per le RAM verticali, estraibili con la semplice pressione di una levetta.
Clicca per vedere la presentazione.L’intero corpo poc’anzi descritto non è collegato direttamente alla scheda madre, ma a unaboard secondaria che ne racchiude tutti i connettori, sia proprietarie che slot PCIe. Quest’ultima è collegata alla scheda logica vera e propria, dove trova alloggiamento la CPU Intel Xeontotalmente estraibile, come avviene sui normali PC. Si tratta di un vantaggio non da poco, soprattutto per chi non vuole spendere oltre 1.000 euro per passare dal modello di base a 6 core a uno più performante. A margine di questa rivelazione, una notazione particolarmente gustosa per gli utenti: il desktop vede l’impiego di viti torx e phillips standard.
Il punteggio finale di riparabilità iFixit è pari a 8/10, un vero e proprio record per Apple: l’unico punto negativo è la necessità di seguire una guida passo passo per il teardown, data la rigidità della disposizione degli spazi. Inoltre, come par ovvio, l’assenza di aree vuote aggiuntive ne impedisce l’espansione con componenti terzi.