Oggi vorremmo proporvi il video della conferenza con il prof. Giuseppe Spimpolo, insegnante di religione nelle scuole veronesi, collaboratore della Diocesi di Verona e da anni educatore di adolescenti, che ha affrontato lo spinoso tema dei rapporti prematrimoniali, spiegando le ragioni della visione della Chiesa cattolica, la quale -come si sa- ne sconsiglia il realizzarsi. Ne abbiamo parlato anche altre volte, spiegandone i perché, proponendo anche il bellissimo video di due giovani fidanzati.
Spimpolo ha introdotto affermando che «quello che faccio con mia moglie sotto le lenzuola è un gesto intimo ma non privato, ma è assolutamente una questione sociale, perché come vivo l’intimità con mia moglie mi rende una persona diretta in una direzione piuttosto che in un’altra, mi trasforma e lavora sulla mia identità». I rapporti sessuali, anche quelli prematrimoniali, non sono problemi solo della coppia, dunque. La domanda è: i rapporti prematrimoniali aiutano la persona, la coppia e la società? Oppure la distruggono? La seconda premessa è capire il senso del fidanzamento: non è meramente il periodo di conoscenza della coppia, ma di valutazione del fatto se i due fidanzati possono realizzare un progetto di famiglia.
Entrando più nel merito vengono affrontati diverse motivazioni, tutte valide e convincenti. Su tutte il discorso della totalità: attraverso l’atto sessuale si esprime la totalità di sé, “io sono tutto tuo e tu sei tutto mio”. Ma due fidanzati sono ancora in cammino, non hanno fatto una scelta radicale, definitiva, vivono una precarietà (positiva) e il linguaggio sessuale dunque esprime una menzogna, in questo caso, non è vero che è un dono completo di sé ma soltanto parziale. La seconda ragione è quella dell’unicità: l’uomo o la donna che sposi dona a te quello che non ha donato a nessun/a altro/a. La terza ragione è quella della gratuità: i due fidanzati verificano se sono disposti ad amarsi per quello che sono e non per una loro gratificazione sessuale. Un approccio che elimina la misura dal rapporto, utile per tutta la vita assieme anche al di là del momento sessuale. Imparando ad amarla/o per tutto quanto può donare, al di là del sesso.
Un incontro molto utile in cui il relatore, con la sua freschezza e simpatia, è riuscito a mostrare che il rinunciare alla castità durante il fidanzamento è un farsi del male, è un perdere qualcosa, è un fare del male alla coppia. Per questo è un peccato, un peccato contro di sé. Per questo la Chiesa, che ama sinceramente l’uomo, li sconsiglia vivamente.
Qui sotto il video dell’incontro con il prof. Spimpolo