Sinossi Due mondi, uno la luna dell'altro. Arres e Annares… stessa popolazione, sotto il profilo biologico, ma estremamente differenti dal punto di vista dell'anima e degli obbiettivi. Urras è il caposaldo del capitalismo, dell'avere e del possedere, un vero fulcro per tutto ciò che è immagine e che deve per forza essere ostentato. Annares, al contrario, basato sull'uguaglianza, sull'aiuto reciproco, sul avere solo quello che è necessario e dividerlo con chi ne ha necessità. Due pensieri contrapposti, due modi di vedere la vita estremamente distaccati e differenti. Ma qualcosa sta per cambiare, un uomo solo avrà il potere di far vacillare entrambi i sistemi, dando vita a qualcosa di nuovo e, ci si augura, migliore.
Impressioni Parlare di questo libro mette soggezione, almeno nel sottoscritto. Pubblicato lo stesso anno in cui sono nato io, nel 1974, firmato da Ursula le Guin, parla di concetti come la libertà, la ribellione, il senso di rivoluzione, e lo fa con una freschezza che risulta a dir poco encomiabile.
A volte, quando parlo di fantascienza, mi lascio trasportare, coinvolto spesso dagli eventi, ma soprattutto dalle emozioni che questo genere è in grado di regalarmi. Leggere questo libro apre molte porte, porte che sappiamo esserci ma che, forse per troppa sfatica o solamente per comodità, non proviamo nemmeno a socchiudere. Queste aperture, invece, sono necessarie, per capire noi stessi e il resto del mondo, e cercare di compiere quel cambiamento che promette fatica ma ripaga con un'evoluzione necessaria e indomabile. Anche noi, come Arres e Annares, siamo ad uno stallo, al crocievia più importante della nostra storia. E anche noi, come loro, abbiamo bisogno di uno Shevek che valichi i muri e combatta con le armi della ragione i vecchi preconcetti. E non serve essere eroi, lui ce lo dimostra, per far valere un'idea. Perché quando è l'idea stessa ad avere potere, noi siamo solo portatori, ambasciatori di un cambiamento che avrebbe avuto luogo comunque. Tutti noi possiamo essere come lui, ognuno di noi ha un piccolo Shevek dentro, pronto a lottare, a ribellarsi, a impugnare la parola rivoluzione e metterla in atto nel modo giusto e senza imposizioni. Basta volerlo...