‘I resti di Billy’ di Jamie Fessenden

Creato il 26 maggio 2015 da Nasreen @SognandoLeggend

I resti di Billy

di Jamie Fessenden

Titolo: I resti di Billy
Autore: Jamie Fessenden
Traduttore: Barbara Cinelli
Serie: //
Edito da: Triskell Edizioni
Collana: World/Rainbow
Prezzo: 5.99 €
Genere: Romance M/M
Pagine: 271
ISBN: Edizione Ebook 978-88-98426-62-1

  

Trama: A trent’anni suonati Matteo Gallo, aspirante scrittore senza soldi e senza speranze, è costretto a vivere con la sorella Beatrice e “loro”, Rachele e Gabriele, i due scatenatissimi nipotini. Nessuna delle tate finora ingaggiate è riuscita a domarli. Ma ecco che, come per magia, un pomeriggio di fine settembre, un forte vento che spazza le nubi dal cielo porta tata Katie. Beatrice e i suoi bambini restano subito incantati da questa ragazza inglese un po’ stravagante e scombinata, che fa yoga, mangia verdure, va pazza per i dolci… e che con le sue storie fantastiche e i suoi giochi incredibili è in grado di cancellare l’amaro della vita. Matteo invece cercherà (o crederà) di sottrarsi al suo influsso: ma sarà tutto inutile, perché Katie compirà su di lui la magia più grande. Quella dell’amore. Dall’autrice del romanzo rivelazione dell’estate 2014 “Tutta colpa del mare (e anche un po’ di un mojito)” una nuova, divertente e supercalifragilistichespiralidosa storia d’amore, che fa rivivere il mito di Mary Poppins.

di CriCra

I resti di Billy è il primo romanzo scritto dall’autore americano Jamie Fessenden, che ho avuto occasione di leggere grazie alla casa editrice Triskell Edizioni, e se il buongiorno si vede dal mattino, spero vivamente che non sarà l’ultimo.

Non starò qui ad anticipare più di tanto della storia, primo perché la trama anticipa già abbastanza, e secondo perché questa è una storia che va vissuta pagina dopo pagina. Il contesto è alquanto serio e drammatico come solo una storia che parla di abusi sessuali sui minori può essere. In effetti a mio avviso, questo romanzo M/M rientra perfettamente nel genere drama/suspense/romance.

Tom Langois e Kevin Derocher sono i protagonisti. Tom è uno psicologo che durante una delle sue sedute conoscerà appunto Kevin, un uomo affranto e schivo che ha tentato di togliersi la vita.

Una strana conoscenza la loro, alla quale il protrarsi del tempo, darà occasione di rivedersi casualmente e dar vita così ad un ulteriore approfondimento in quella che diventerà una relazione ancora più assurda.

«Ti rendi conto che non ho il collegamento?» gli chiese, faticando a nascondere l’irritazione. «Della televisione, intendo.»
«L’ho immaginato,» rispose Kevin. «Chi cazzo non ha il collegamento via cavo in questo secolo?»
«Io.»
Kevin stava cercando i canali, ma era un’impresa senza speranza. Tutto era statico.
«Avresti potuto chiedermelo prima di portare giù queste cose,» disse Tom.
«Pensavo di farti una sorpresa.»
Esattamente in quel momento, tutto il fastidio che Tom provava si vaporizzò e lui si sentì un grandissimo stronzo. Gli sembrava comunque inappropriato che Kevin portasse lì i suoi mobili – e grazie a Dio li aveva messi in cantina! – ma se aveva pensato che Tom volesse davvero una televisione e che magari non ne aveva una perché non aveva avuto il tempo di andare a prenderla… Beh, quello allora era un regalo. Giusto? «Oh. Grazie. Mi dispiace, ma non mi sono mai fatto collegare il cavo. Di solito non la guardo.»
«Possiamo farla collegare?»
Tom sollevò le sopracciglia. «Ti stai trasferendo qui?»
Kevin fece un sorriso carino e imbarazzato, e arrossì ancora un po’, cosa che Tom trovò adorabile. Quella era una cosa che avrebbero dovuto chiarire presto.

Una storia che attraverso avvenimenti passati, raccontati in maniera quasi sibillina, lascerà spazio all’intuito del lettore per capirne i vari agganci che pian piano sveleranno davanti ai suoi occhi il passato tormentato di Kevin. Un passato obnubilato e sfuggente a mo’ di autodifesa, che spesso tornerà sotto forma di incubi o riportato alla mente da una semplice parola, una canzone, un odore, scatenando di punto in bianco crisi di autentico panico post traumatico.

Entrambi i personaggi sono due uomini dal carattere unico. Forti, decisi e ostinati. Nonostante momenti difficili e ostacoli all’apparenza insormontabili sbarreranno il loro cammino, Tom e Kevin saranno decisi più che mai ad andare avanti, insieme. Per deformazione professionale, Tom è un uomo portato a pazientare e ad aiutare il prossimo, e verso Kevin propenderà a farlo ancora di più per via dei sentimenti importanti che man mano cresceranno tra di loro. Kevin a sua volta, quando arriverà a capire appieno l’amore che Tom prova nei suoi confronti, riuscirà finalmente a fidarsi, a ricambiarlo, e proverà, con il suo aiuto, a tirarsi fuori dal suo passato traumatico e a ricomporre quell’enorme disastrato puzzle mnemonico nascosto dentro di lui.

Kevin restò a lungo in silenzio. A un certo punto, la pioggia iniziò a cadere e scrosciava all’esterno, dando a Tom la sensazione che fossero isolati dal mondo, sepolti insieme sotto strati di coperte calde. Gli piaceva. E gli piaceva il sentimento che gli si era gonfiato nel petto quando avevano giocato con la parola “ragazzo”. Alla fine, Kevin disse: «La prima volta che sono venuto da te, hai detto che avrei potuto portare Tracy con me. Se accetto di vedere la tua amica, verresti con me?»
«Di solito si fa così solo per la terapia di coppia.»
«E noi ora siamo una coppia, giusto?»
«È per le coppie che hanno problemi con la loro relazione,» chiarì Tom.
«Mi molli se non riesco a rimettere in sesto la mia testa, no? A me sembra un problema di coppia.»
«Stai facendo il melodrammatico. Sto ancora cercando di abituarmi all’idea di te che sei interessato romanticamente a me. Non ci penso proprio a mollarti.»
«Lo farò solo così,» disse Kevin enfaticamente. «Tu sei l’unico di cui mi fido abbastanza per lasciarti cazzeggiare qui.» Sollevò una mano e si picchiettò la sommità del capo.

E la ragione del titolo? Chi mai sarà questo Billy? Sarà proprio verso la conclusione della trama che ogni retroscena verrà spiegato, svelando il mistero agghiacciante custodito, per giusta causa, nella mente di Kevin.

Attraverso uno stile scorrevole e pulito, Jamie Fessenden ha raccontato una vicenda davvero intensa e tragica, mettendo in chiaro fin dalle sue note personali al lettore, di quanto sia stato difficile scrivere una storia come quella tra Kevin e Tom e farla apparire reale nella sua complessa durezza e drammaticità. Una lettura dai temi forti con approfonditi risvolti psicologici che per quanto inquietante non posso fare a meno di elogiare. Da leggere senza riserve, parola mia!

JAMIE FESSENDEN ha iniziato il suo viaggio da scrittore durante il liceo. Ha pubblicato un paio di storie brevi per la rivista letteraria del liceo e un’altra storia che si è piazzata tra le prime cento in un concorso nazionale, ma è stato solo quando ha incontrato il suo compagno, Erich, quasi vent’anni dopo, che ha iniziato a scrivere di nuovo. Con Erich che, alternativamente, lo ispirava e lo incitava, Jamie ha scritto diverse sceneggiature e ne ha dirette alcune producendo film indipendenti a bassissimo budget. Il suo ultimo lavoro è stato premiato all’Indie Fest a Los Angeles nel 2009 ed è stato anche trasmesso all’Austin Gay Lesbian International Film Festival due settimane dopo. Dopo nove anni insieme, Jamie ed Erich si sono sposati e hanno comprato una casa insieme nel selvaggio New Hampshire, a Raymond, dove non ci sono lampioni, dove i tacchini e i cervi vagano nel loro cortile e dove i coyote fanno loro una serenata ogni notte. Jamie, al momento, lavora come tecnico per una società di computer a Portsmouth, nel New Hampshire, ma sogna un giorno di smettere per diventare uno scrittore a tempo pieno.


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