Nel corso dell’incontro tra esperti internazionali a Torino, ‘Frontiers in Regenerative Medicine’, si è parlato di cellule staminali e delle loro potenzialità nel trattamento di numerose patologie. La ricerca fa molti passi in avanti, ma occorre rispettare i tempi.
Il meeting sulle cellule staminali che si è tenuto in questi giorni a Torino ha avuto come oggetto l’uso delle cellule staminali nella medicina rigenerativa: grazie alle potenzialità di queste cellule – tra cui la differenziazione – è oggi possibile trattare con efficacia molte malattie, tra cui patologie del fegato o dei reni, malattie vascolari, oppure il diabete.
Grazie alle cellule staminali si potrà un giorno evitare la dialisi, un trapianto, oppure le iniezioni di insulina? Si potranno ottenere tecniche sostitutive per molte malattie?
Questo è lo scopo degli scienziati ed esperti che sperano di poter utilizzare, un giorno non troppo lontano, le cellule staminali per il trattamento delle malattie evitando terapie invasive e dolorose.
Dalla collaborazione tra l’università di Torino e Fresenius Medical Care – iniziata nel 2003 – sono nate diverse ricerche che hanno dato vita ad importanti risultati scientifici. Peter J Quesenberry della Brown University di Providence (Usa), ha dichiarato che le aspettative sono molto alte in merito all’uso delle cellule staminali per il trattamento delle malattie, ma è importante proseguire con la ricerca, rispettando le linee guida della comunità scientifica.
Il livello di fiducia nelle potenzialità delle staminali è molto alto: esse rappresentano la punta di diamante della medicina rigenerativa, e proprio grazie al loro ruolo di differenziazione è oggi possibile trattare molte malattie – anche gravi – con un discreto successo.
Gli esperti coinvolti nei progetti di ricerca si augurano che nei prossimi cinque anni di partnership tra l’università degli Studi di Torino e Fresenius si possa dare una svolta al trattamento delle malattie vascolari, renali, e del diabete.