I commercianti aspettavano dai saldi estivi un aumento delle vendite e invece tali saldi si sono rivelati un flop. 1500 negozi hanno chiuso nel 2012 e altri 2500 rischiano di seguirli entro la fine dell’anno.
Molti negozianti sono costretti inoltre a ridurre il numero dei commessi o non possono pagargli il salario con regolarità.
Il 7 luglio sono cominciati i saldi che proseguiranno fino alla metà del mese di agosto.
Dopo quasi un mese i dati raccolti da Confcommercio e Confesercenti sono allarmanti: le famiglie non fanno acquisti nemmeno con i prezzi abbassati o almeno ne fanno di meno rispetto a prima.
Ogni famiglia ha speso il 35% in meno rispetto al 2011.
Sia nei centri commerciali che nelle “strade del commercio” il risultato è lo stesso: vi sono sempre più serrande abbassate. E’ una vera e propria emergenza.
La crisi si fa sentire sempre più: dalle spiagge ai negozi, dalla vacanza al mare ai saldi.
Non si sa come reagire alla “tempesta di depressione economica” in atto: moltissimi sono “travolti
in pieno” e pochi “sopravvivono”.
Quindi i saldi estivi risultano un fallimento vero e proprio: invece di aumentare le vendite le hanno diminuite.