Da storie realistiche come Tony Takitani si passa ad altre completamente assurde, come Il tuffetto, senza che l'affascinante stile di Murakami perda mai un colpo.
Il tono leggero e comico di brevissimi scorci impossibili (Splendore e decadenza delle ciambelle a cono) si affianca al dolore della perdita e al senso di colpa (Il settimo uomo); non mancano momenti autobiografici e in alcuni di questi racconti troviamo l'embrione di altre famose opere dell'autore (La lucciola, qui storia indipendente, sarà poi incluso in Norwegian wood).
La maggior parte di questi racconti rimane in sospeso, senza concedere al lettore il sollievo di un finale definitivo e consolatorio: la sensazione di incompiutezza che ne deriva amplifica ulteriormente le emozioni e lascia quel senso di spaesamento che si prova quando, nella vita reale, accadono cose che non riusciamo a spiegarci.
Le tematiche murakamiane sono tutte condensate all'interno di questo libro, dal fantastico che interrompe il corso della quotidianità alla solitudine, dal sesso, non sempre accompagnato dall'intimità, alla morte, improvvisa e inspiegabile (così come l'amore).
Questo libro è ottimo per chi vuole avvicinarsi per la prima volta a Murakami, al suo modo di scrivere e agli argomenti che ama trattare, e a maggior ragione è consigliato a chi già lo conosce e apprezza.
Voto: ★★★★½