Il governo Monti ormai sta per giungere al termine: mancano solo le dimissioni che a quanto pare giungeranno dopo l’approvazione della legge sulla stabilità.
La “spallata” del PDL e il ritorno di Berlusconi, “per il bene del paese e per vincere” come dice lui, hanno determinato il crollo della “strana maggioranza” che da circa un anno sosteneva il governo.
Innanzitutto il PDL sembra quasi “rinnegare” la sua “compartecipazione” al governo Monti e non solo: incolpa il governo Monti del fatto di aver portato il paese alla rovina “dimenticando” che il PDL stesso “faceva parte” e “sosteneva” quel governo. Il PDL ha forse dimenticato di aver votato le riforme di austerità e rigore che hanno aggravato la situazione di crisi economica in cui il paese già si trovava. Il PDL solo ora si è “smarcato” dal governo ponendosi contro di esso: non è forse troppo tardi per farlo? Il PDL e coloro che ne fanno parte come per esempio Alfano e Berlusconi ora si erigono a “salvatori della patria”, a “liberatori dal tiranno”…non potevano farlo prima non appoggiando il governo Monti al suo nascere?
É troppo facile “far cadere” il governo quasi alla fine del mandato regolamentare e porsi contro di esso solo per fini elettorali.
Di “salvatori della patria” il nostro paese ne ha avuti anche troppi e sarebbe ora, al posto delle solite favole e delle solite promesse, di salvarlo veramente il nostro paese invece di continuare a “illudere” come si è sempre fatto.
Il tempo delle “leggende”, delle “fiabe”, delle “novelle” deve finire per dar spazio al cambiamento, al vero cambiamento che tanti italiani aspettano da tempo, tanti italiani che credono che la l’Italia si debba “sollevare” dal declino inesorabile in cui versa.