Magazine Politica

I segreti del conflitto del vietnam online : pentagon papers che sconvolse la diplomazia usa 40 anni fa

Creato il 17 giugno 2011 da Madyur

Nel segno della trasparenza l’amministrazione Obama ha reso pubblico , nella versione integrale , i Pentagon Papers . Sono 47 volumi in carta stampata e in versione online , le carte segrete sulla guerra del Vietnam che cambiarono l’America.

daniel ellsberg pentagon papers

Nel bene e nel male furono l’inizio della fine per il conflitto nel sud-est asiatico , segnarono una sconfitta della Casa Bianca nella sua battaglia contro la libertà di stampa : ma seminarono anche i germi di una sfiducia profonda nell’attività di governo , nella cultura della segretezza e dei corpi separati , che avrebbe alimentato teorie del complotto a non finire.

Daniel Ellsberg la gola profonda che diede al New York Times quelle carte esplosive oggi ha quasi 80 anni , è stato arrestato nel marzo scorso quando manifestava davanti al carcere di Quantico , in difesa del soldato Manning : l’autore della gigantesca fuga di notizie finita su Wikileaks, che Ellsberg considera il suo erede.

Aveva 39 anni Ellsberg quando misie a nudo le bugie di tato sulla guerra . Era un beniamino del Segretario di Stato Henry Kissinger , che lo definì il più brillante dei miei allievi ( per poi chiamarlo dopo aver passato le notizie , come l’uomo più pericoloso d’America). Lavorava alla Rand Corporation , dal 1967, e quell’importante think thank geostrategico era coinvolto in uno studio top secret commissionato da McNamara , il segretario della Difesa.

Lo studio, intitolato “Relazioni Stati Uniti – Vietnam dal 1945 al 1967” conteneva documenti di intelligence riservati , la ricostruzione delle decisioni politiche che avevano portato all’intervento militare americano. C’erano le prove dei numerosi errori e fallimenti delle Amministrazioni Usa. C’era un andamento della guerra ben diversa dalla versioni ufficiali che il Pentagono e la Casa Bianca forniva alla carta stampata. C’erano perfino le prove che in diverse occasioni i presidenti ( Kennedy e Johnson ) avevano mentito al popolo americano e al Congresso. Una delle bugie più gravi è quella sull’Incidente di Tonchino , il presunto attacco nordvietnamita contro la Us Navy nel Golfo del Tonchino. Una bugia che servì a Johnson per convincere il Congresso ad approvare la sua escalation militare.

Ellsberg cominciò a passare il materiale al New York Times all’inizio del 1971. Tenendo fuori alcuni documenti , per esempio sui negoziati di pace con Hanoi , per non compromettere quello sforzo diplomatico. Il giornale studiò le carte per mesi , prima di iniziarne la pubblicazione il 13 giugno. La reazione dell’allora presidente Nixon fu durissima. Anche se Pentagon Papers comprometteva i suoi predecessori , Nixon cercò di mettere il silenziatore alla stampa , avviò un giro di vite contro tutti i suoi collaboratori che parlavano alla stampa.

Nixon perse : la Corte suprema diede ragione al New York Times con una sentenza storica in cui si afferma che solo una stampa libera e senza restrizione può vigilare contro gli inganni del governo. Ellsberg , trascinato in tribunale con dodici capi d’accusa, fu scagionato perché vittima d’abusi da parte del governo. Nixon ne trasse la lezione sbagliata : cominciò una politica si spionaggio interno , anche a danno di Ellsberg , poi sfociata nello scandalo Watergate che gli sarebbe costata la Presidenza.

Obama è figlio della trasparenza post-Watergate. Ha istituito presso l’Archivio di Stato un nuovo ufficio , il National Declassification Center , che ha per compito proprio quello di accelerare la divulgazione pubblica dei segreti di Stato. Ma è lo stesso Obama che ha perseguito con durezza il soldato Manning per le fughe di notizie su Wikileaks.


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :