La costruzione è un processo che può risultare più o meno forzato a seconda di chi la gestisce mentre invece il calcolo, per sua natura, è imprescindibilmente un processo di tipo matematico. Il calcolo è studiato al millimetro, previsto, strutturato, annulla la verità - seppur di finzione - a favore della meccanicità del suo algoritmo e il risultato che genera non può altro che diventare simile a quello di una fredda perfezione priva di suggestioni.
Per capire meglio il concetto, volendo passare dalla teoria alla pratica, è sufficiente dare uno sguardo all'operazione che ha portato la piéce teatrale "I Segreti di Osage County" di Tracy Letts al cinema, un'operazione dove il calcolo risiede non solo alla base ma è spina dorsale e motore di ogni battito di ciglia. Nella sceneggiatura adattata da Letts stesso infatti è presente il più alto tasso di scene madri che una pellicola abbia mai contenuto e sia in grado di sostenere, in ogni frazione, in ogni singolo attimo, sono innescati assist e monologhi interpretativi che servono a catturare l'attenzione e a sbattere energicamente in alto una storia mai spontanea e che, raccontata naturalmente, non avrebbe contenuto altro che svariate sottotrame drammatiche per nulla originali.
Seppur con fatica resiste piuttosto bene quindi Wells e, aiutandosi con l'ironia nera e il cinismo grezzo dei dialoghi a disposizione e con forzature e stereotipi messi a fare da cuscinetto, evita alla sua pellicola di piegarsi irrimediabilmente, riuscendo addirittura, nel finale, a pescare una scena madre ben costruita e inserita con tempi esatti abbastanza da suscitare tenui stimoli di emozione ormai insperati. Ciò non ripara le evidenti spaccature create durante il percorso ma gli concede quantomeno il lusso - perché solo di lusso si può parlare - di scatenare un brivido vero nel caos della falsità generale. Un percettibile inaspettato sussulto, che però serve, forse, solo a far rimpiangere ulteriormente lo scoppio mancato di uno scontro familiare e generazionale dall'aspetto più ipocrita che sincero.
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