I Sentieri del Grano

Da Mestieri


Nel mese di maggio 2013 abbiamo partecipato alle attività de "I Sentieri del Grano", un progetto della Confartigianato UPSA di Bari che si è svolto grazie al contributo della Camera di Commercio di Bari. L’iniziativa aveva come tema il grano e i suoi derivati: pane e pasta. Un'attività rivolta ai bambini di età scolare con l'intento di guidarli alla scoperta dei luoghi e dei processi storici di trasformazione attraverso i quali il grano è prodotto, lavorato e trasformato in alimenti tipici che esprimono l'identità del nostro territorio.



Il nostro impegno è stato quello di accompagnare ed introdurre i bambini di scuola elementare in percorsi di visita nei musei etnografici (museo etnografico dell’Alta Murgia di Altamura e il museo del Territorio Casa Pezzolla di Alberobello), ma soprattutto nei luoghi e nelle aziende artigiane dove il grano viene trasformato.
E’ stata l’occasione per raccontare ai bambini delle particolari caratteristiche ambientali e territoriali che favoriscono la produzione del grano (in particolare della zona dell’Alta Murgia), della differenza tra il grano tenero e quello duro e delle loro proprietà.



I bambini hanno potuto guardare da vicino i processi di trasformazione del grano in farina e della farina in pane, pasta e altri prodotti da forno con metodi e utilizzo di attrezzi dai più tradizionali a quelli più moderni. Inoltre hanno avuto l’opportunità di fare esperienza, di “mettere le mani in pasta” per la realizzazione di pane e biscotti. Infine hanno assaporato i prodotti imparando ad apprezzare le differenze di sapore rispetto a quelli industriali. 







La scelta di un progetto dedicato a questo particolare prodotto è dovuta al fatto che la coltivazione del grano duro, grazie alle favorevoli condizioni climatiche, costituisce un comparto di grande importanza per la Puglia, tanto che, in virtù delle ampie superfici dedicate alle piantagioni di grano, il Tavoliere delle Puglie è noto come il “granaio d’Italia”. Il grano duro, infatti, si adatta meno facilmente alle variazioni climatiche e resiste meno ad avversità come il freddo o l’eccessiva umidità, per questo trova maggiore diffusione nelle regioni calde del Sud Italia.

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