In Piazza della Scala a Milano si è svolta la manifestazione intitolata il “Pirlotondo”, indetto da I Sentinelli di Milano in favore dei diritti civili. Musica, girotondi e cartelli ironici sono stati l’ingrediente principale di una giornata in favore dei diritti civili.
“Oltre 1300 adesioni, e partiti, associazioni, movimenti. In piazza della Scala eravamo in tanti a dire che non è più tempo d’attesa per leggi a tutela delle persone omosessuali – commentano I Sentinelli di Milano – perché Milano si confermi un laboratorio di laicità aperto alle esigenze dei suoi cittadini, con l’intento collettivo di contrastare e fermare intolleranza e omofobia”.
L’iniziativa è nata in rete e ha visto subito l’adesione di movimenti politici, attivisti ed associazioni come Il Guado, Sinistra Ecologia e Libertà Federazione di Milano, Gruppo Consigliare Sinistra per Pisapia Milano, PD Federazione di Milano, CIG Arci gay Milano, Arci Lesbica Zami Milano, Coordinamento comitati L’Altra Europa di Milano e provincia, Rifondazione Comunista Federazione di Milano, Festival Mix Milano, Ala Onlus Milano, Giovani Democratici Milano e Lombardia, Azione Civile Milano, Asa Milano Onlus, Emergency zona 2 Milano, Orsi Italiani, Gay Statale, Quelli di Calusca, Il Rhodense possibile, Studenti Best, ComitatixMilano, LILA Milano Onlus, The Colors of True Love, Circolo Harvey Milk Milano, Papà Arcobaleno, Uninsubria LGBTQ di Varese e Como, Milan Munch, Famiglie Arcobaleno, Sel Pero, Agedo, Forum diritti PD Lombardia, Associazione Città Mondo Milano, Rifondazione Comunista Magenta, Cooperativa Ajka-Essenza, Love is love Asti, Associazione Culturale Albanese “Gj. K. Skanderbeg”, Donne di cuori, Checcoro, Possibile Milano, Rete Genitori Rainbow e Arcobaleni in marcia.
“La diversità, purtroppo, ancora oggi è vista come una minaccia. Bisogna educare soprattutto i giovani a percepire le differenze non come un limite, ma come un valore ed un diritto”: sottolinea Frank Semenzi dell’Associazione Nazionale ANDDOS.
L’atmosfera che si è respirata in Piazza della Scala è stata proprio quella giusta, di vicinanza, di pacifica solidarietà, di sensibilizzazione ed impegno civile per spezzare l’odiosa catena dell’omo-transfobia e sostenere chi, oltre ai problemi comuni della vita quotidiana, deve affrontare ostilità, disprezzo, discriminazioni per il proprio orientamento sessuale, oltre che la mancanza di riconoscimento di diritti e tutele da parte dello Stato.
di Marco Tosarello