Non parlerò del Batman di Tim Burton e nemmeno della recente trilogia di Christopher Nolan anche se, per motivi diversi, considero entrambe delle grandi esperienze cinematografiche.
Ci sono però aspetti meno conosciuti riguardanti la vita del personaggio e del suo mondo sul grande schermo.
Aspetti di cui si parla e di cui se ne conosce poco, ma che vale la pena approfondire.
Ma per farlo dovremo tornare molto indietro nel passato
Da dove molte cose sono cominciate
Siamo negli anni 40s e in' America il Cinema rappresenta una delle maggiori (e più economiche) attrattive per far distrarre l'uomo della strada dal conflitto in corso. Se ne producono tanti di film, pellicole per tutti i gusti, produzioni spesso usa e getta ma tutte quante ottengono la loro porzione di pubblico e di incassi.
Tuttavia esistono anche dei modi, dei veri e propri"trucchetti"per fidelizzare ancora di più gli spettatori e per costringerli a tornare e a ritornare tutte le settimane al Cinema.
Il più popolare tra questi trucchetti è rappresentato dai "serial"
- I "SERIAL": ETIMOLOGIA DI UN GENERE.
Molto popolari durante tutto il periodo tra gli anni '40s e 50s, specie prima che nascesse la televisione, i "serial" spesso avevano come protagonisti figure estremamente popolari.
E per popolari in quegli anni significava personaggi nati nei fumetti.
Nacquero serial imperniati su Dick Tracy, Superman; Captain America; Phantom; Flash Gordon....
Logico quindi che prima o dopo si arrivasse anche a Batman.
Lewis Wilson interpreta Batman nel 1943
Il personaggio era relativamente giovane, essendo stato creato solo nel 1939 dai fumettisti Bob Kane e Bill Finger, ma in poco tempo era assurto al rango di icona per la maggior parte dei lettori.
Certo, bisogna ricordare che l 'Uomo Pipistrello delle primissime avventure era un personaggio molto diverso da quello che poi sarebbe diventato: non si faceva remore ad usare armi, a perseguitare in maniera sadica i criminali.
E perfino ad ucciderli.
In più, ricordatevi, che quelli erano anni di guerra, anni in cui non si guardava troppo per il sottile.
Ed ecco quindi che i "serial" su Batman portarono avanti fino alle estreme conseguenze la violenza insita nel personaggio.
- "BATMAN " (1943)
Il primo ad essere prodotto fu questo Batman. Siera in pieno 1943 allorquando la casa di produzione Columbia mise in cantiere una produzione di quindici episodi settimanali.
Per l'epoca si trattò di uno dei maggiori sforzi pubblicitari e distributivi per questo tipo di realizzazioni, la serie venne infatti diffusa per tutto il territorio degli States fu anche un buon successo.
Nonostante tutti i limiti ed i difetti che il budget e le tecnologie del periodo comportavano
Ad interpretare Bruce Wayne \Batman venne scelto Lewis Wilson, uno sconosciuto attore di New York. Wilson era abbastanza simile al miliardario play boy dei comics, ma decisamente poco credibile nelle vesti dell'eroe mascherato ( e lo stesso costume dalle lunghe protuberanze più simili a corna che ad orecchie bisogna dirlo calzava male rischiando di scivolare dal volto dell'attore in diverse occasioni) mentre un diciassettenne originario di Seattle chiamato Douglas Croft interpretò Dick Grayson \ Robin. Croft che, nella vita reale aveva appena firmato come soldato volontario avrebbe poi alternato questa attività durante il periodo bellico a quella di artista.
Per la verità, nessuno dei due attori avrebbe avuto una gran carriera, Croft in particolare sarebbe morto a soli trentasette anni nel 1963 dopo essersi ritirato dall'attività recitativa.
I quindici episodi di Batman rappresentano in fondo il loro momento, l'unica forma per entrambi per bloccare il tempo e farsi ricordare.
Douglas Croft e Lewis Wilson in una scena del serial
Ben diverso il destino di un altro degli attori coinvolti. Stiamo parlando del caratterista inglese William Austin; la sua interpretazione del maggiordomo Alfred Pennyworth, il fisico asciutto, i tratti patrizi e i folti baffi avrebbero convinto la D.C. ad adattare in seguito la figura dello stesso personaggio ( già presente nei comics ma con un aspetto diverso, molto più grasso) sulle fattezze dell'attore europeo.La trama della serie, molto semplice secondo gli standard dell'epoca, racconta delle investigazioni di Batman e Robin contro uno scienziato che ha creato un apparecchio in grado di trasformare le persone in individui senza una propria volontà, in pratica dei veri e propri zombie.
Ci sono alcuni elementi gotici, visto che la base dello scienziato risulta essere all'interno di un vero e proprio Luna Park degli orrori
Ma è nella figura dell'antagonista, del villain che si comprende il vero e proprio segno dei tempi nei quali fu realizzata la serie cinematografica. Non si tratta di una figura complessa e psicologicamente sfaccettate, come siamo abituati oggi ma di un vero e proprio "cattivo" sgradevole che compiva cose sgradevoli. Una di quelle figure tagliate con l'accetta, creato esclusivamente per beccarsi i fischi del pubblico in sala.
Il Dottor Daka e la sua macchina crea "zombie"
Nel corso di questo post ho insistito più volte su un dettaglio che Batman sia stato girato in piena Seconda Guerra Mondiale, e l'ho fatto per un motivo molto semplice.
Gli anni della Seconda Guerra Mondiale hanno rappresentato un periodo buio in cui la propaganda era presente in praticamente tutti gli aspetti della comunicazione, tempi in cui il cittadino medio americano doveva ricordare di essere in un conflitto tenendo sempre ben presenti chi fossero i nemici.
E sopratutto che dovesse provare per loro un profondo odio.
Così, il personaggio di Batman, viene introdotto non come l' eroe solitario a cui i lettori di fumetti erano ormai abituati, ma come un Agente Segreto alle dipendenze del Governo degli Stati Uniti, l'eroe quindi finisce per affrontare non i soliti criminali ma gli agenti e le spie nemiche dell' Asse.
Lo stesso antagonista, lo scienziato malvagio della storia, il dottor Tito Daka, altro non è che una spia giapponese, al soldo dell'imperatore Hirohito.
Inoltre, ed è un' avvertenza importante, dimenticatevi ogni parvenza di politically correct,perché non ne troverete per niente all'interno di nessuno dei quindi episodi.
Pearl Harbour era ancora troppo vicina nella memoria collettiva.
Troppo era l'odio e come sappiamo la Guerra fa sempre venire fuori i lati peggiori dei popoli. Non si tratta di giustificare e nemmeno di comprendere- cosa che non faccio- semplicemente di contestualizzare.
Il Serial Batman è semplicemente un prodotto dei suoi tempi.
Presi sia negli aspetti positivi che in quelli negativi.
Per semplice curiosità va anche detto che il ruolo del Dottor Daka venne affidato a J. Carrol Naish un attore anglosassone, semplicemente truccato in maniera tale da sembrare orientale.
Ovviamente non poteva mancare l'elemento sentimentale con la presenza di Linda Page, una delle tante "fidanzate" attribuite a Bruce Wayne durante i primi anni di vita del personaggio, incarnata qui da Shirley Patterson, una delle tante starlette di serie B ( se non addirittura di serie Z) che animavano il sottobosco delle produzioni minori della Hollywood di quegli anni
Ogni episodio aveva il suo bravo titolo, godeva di un certo battage pubblicitario, la sua dose di avventure, anche se bisogna dire che il budget per le scenografie e per gli effetti era particolarmente ridotto.
Anche i titoli erano molti "fumettosi", anzi decisamente "pulp":
1 The Electrical Brain
2 The Bat's Cave
3 The Mark of the Zombies
4 Slaves of the Rising Sun
5 The Living Corpse
6 Poison Peril
7 The Phoney Doctor
8 Lured by Radium
9 The Sign of the Sphinx
10 Flying Spies
11 A Nipponese Trap
12 Embers of Evil
13 Eight Steps Down
14 The Executioner Strikes
15 The Doom of the Rising Sun
Nonostante tutto, nonostante il basso budget, nonostante le evidenti ingenuità della trama, il "serial" ebbe successo. La rigogliosità di un genere in fondo sta anche nelle sue produzioni minori, nella diffusione e nell'auto alimentazione dei vari topoi che viene effettuata anche dai registi, dagli attori e dai film di serie B.
E questo piccolo serial, riuscì a creare un qualcosa che in precedenza non c'era: la prima apparizione cinematografica di Batman e di Robin, un qualcosa su cui avrebbe potuto lavorare chi sarebbe arrivato dopo.
Qualcosa del genere avvenne anche con il Cinema Horror italiano dei decenni passati che è diventato grande anche grazie ai vari artigiani che lo animarono.
Nel momento in cui sono scomparsi gli artigiani e le produzioni minori è stata smarrita quella grandezza.
Ma questa è un' altra storia e la racconteremo più avanti.
Per quanto invece riguarda questo Batman, non scomparve anzi venne riproposto diverse volte nel corso degli anni; una prima volta fu nel 1965 quando venne riproposto col titolo An Evening with Batman and Robin : tutti e quindici gli episodi vennero accorpati e riproposti in una unica soluzione nel corso di una vera e propria maratona. L'occasione dell'evento era l'annuncio della nuova serie televisiva con Burt Ward e Adam West.
A fine anni ottanta ne uscì anche una edizione in VHS, però depurata da tutti i commenti razzisti, l' americana Columbia era appena stata acquisita dalla giapponese Sony.
I nemici di un tempo si erano trasformati negli alleati del presente ed anche questo, alla fine è un segno dei tempi.
Oggi sono in circolazione sia versioni integrali che quelle censurate, ogni tanto qualche rete tematica replica le varie puntate in occasioni speciali e celebrative.
Pensando a come nel 1943 il serial venne pensato come un qualcosa "usa e getta", come ad una produzione destinata a scomparire nell'oblio quasi subito viene da pensare sul come cambino veramente i tempi.