A quest’ora i treni viaggiano in successione. Eccone infatti subito un altro.
Lo riempiamo sino a scoppiare e qualcuno, ancora, resta fuori. In quella situazione, tutti costipati, uno addosso all’altro, il solo pensiero di correre il rischio che il treno si arresti in mezzo alla galleria (succede spesso, a Londra, come nel resto del mondo ferroviario sotterraneo) ti può generare un attacco di panico.
E se l’aria finisse, mentre siamo qua sotto? E se non vedessimo mai più la luce del sole?
Sarei rimasto a terra anch’io se non ci fosse l’adunata generale voluta dal Grande Capo, e per una volta Terry ci ha chiesto di arrivare puntuali.
Subito il treno si infila nella galleria: un cunicolo stretto dove lo sferragliare sui binari è reso più sordo dalla pressione che avverti forte sui timpani.
La gente ha gli occhi puntati sulla pubblicità, lungo le pareti superiori, all’altezza degli assi e delle impugnature per reggersi; oppure legge, fa i cruciverba, dorme. Qualcuno si guarda in giro, distrattamente, per non pensare.
In tanti anni, non ricordo di avere mai visto due persone conversare nell’Underground.
………continua………..