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I SOGNI SEGRETI DI WALTER MITTY (The Secret Life of Walter Mitty)

Creato il 14 luglio 2014 da Ussy77 @xunpugnodifilm

49618Lo (stra)ordinario film di Ben Stiler

Doveva essere il nuovo Forrest Gump, invece I sogni segreti di Walter Mitty si rivela una pellicola ordinaria su un uomo ordinario, che prova fino in fondo a vivere i propri sogni.

Walter Mitty lavora da una vita per Life. È l’archivista responsabile dei negativi e quindi “reuccio” della memoria fotografica della rivista. Quando arriva la notizia della chiusura della versione cartacea, si pone il problema della copertina dell’ultimo numero. Il più grande fotografo del mondo ha inviato a Walter la fotografia perfetta, la quintessenza della bellezza, ma il negativo non si trova. E sarà proprio Walter a mettersi in viaggio per trovare l’ultima fotografia.

L’importante è provarci, lanciarsi a capofitto e crederci fino all’ultimo istante. È questo il motto di I sogni segreti di Walter Mitty e fin qui l’intento appare banale, diversamente poetico e semplicemente reale. E purtroppo I sogni segreti di Walter Mitty è tutto qui. Perché la sceneggiatura è sterile e se non fosse per l’evocativa fotografia e la bellissima colonna sonora, il film non si rivelerebbe minimamente accattivante. È su ciò che Ben Stiller fa leva per attrarre il pubblico, per costruire una pellicola che si nasconde e che, nonostante tutto, si rivela un’abbozzata favola contemporanea.

Inoltre mettendo da parte comicità, ironia e smorfie, Stiller si limita, non trova il bandolo della matassa e riesce esclusivamente ad attraversare la quarta parete con un messaggio prevedibile e scontato, che sottolinea uno sviluppo narrativo altrettanto banale, che non suscita stupore.

Purtroppo non basta mettere in fila struggenti paesaggi da cartolina e un viaggio da sogno per conquistare e convincere. Questo è il limite di I sogni segreti di Walter Mitty, una pellicola dalle enormi potenzialità, ma avvolta in una sensazione di indefinitezza straripante. Inoltre relegare Sean Penn in una delle sequenze conclusive in formato santone filosofo, dalla barba lunga e saggezza umana, fa gridare al sacrilegio. Ridateci Forrest Gump; lì si sognava davvero!

Uscita al cinema: 19 dicembre 2013

Voto: **


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